Luis Javier Ruiz è uno dei sopravvissuti alla strage del 12 giugno 2016 alla discoteca lgbt Pulse di Orlando, in Florida. L’uomo, che ora ha 49 anni, ha dichiarato di essere “tornato etero” dopo essersi convertito alla fede in Dio ed essersi sottoposto alle cosiddette “terapie riparative”, considerate dalla comunità scientifica pericolose oltre che prive di fondamento.
Ruiz ha raccontato la sua storia sul suo profilo Facebook.
Le parole di Ruiz
“Avrei potuto essere il morto numero 50 – scrive -. Guardando le vecchie immagini della notte del Pulse, ricordo i miei problemi di perversione, di tanto consumo di alcol da vomitare tutto e di fare sesso promiscuo che ha portato all’HIV!”.
Quella notte, Omar Matin entrò al Pulse armato di fucile e sparò sulla folla uccidendo 49 persone prima di essere lui stesso ucciso dalla polizia. Si trattò della più grande strage ai danni della comunità LGBT che si sia mai registrata negli Usa. Ruiz rimase ferito, ma si salvò, mentre i suoi amici morirono.
“Sono sopravvissuto perché credo che Dio abbia uno scopo per me” ha spiegato Ruiz che dice anche di avere una relazione in questo momento.
La Freedom March
Le parole di Ruiz arrivano a pochi giorni dalla “Freedom March” che si terrà il 5 maggio al National Sylvan Theater di Washington DC ed è organizzata dal gruppo fondamentalista cristiano chiamato “Voice of Voiceless”. La marcia auspica la “libertà” dall’omosessualità e dalla transessualità. Ruiz parteciperà alla marcia che lo ha scelto come testimonial con lo slogan “Gli omosessuali possono cambiare!”.
La lotta contro le terapie riparative
Le terapie riparative sono considerate pericolose, soprattutto per chi vi si sottopone. Rigettate dalla comunità scientifica, dagli psicologi e gli psicoterapeuti, questo genere di “terapie” puntano a “curare” ciò che non solo non è una malattia, ma che non può essere modificato con alcuna cura: l’orientamento sessuale.
Sempre più stati nel mondo, infatti, hanno approvato o stanno discutendo leggi che dichiarano queste terapie illegali assimilandole alla truffa e alla frode, specialmente se praticate su persone minorenni.
Le organizzazioni che, invece, le promuovono sono spesso legate a doppio filo con realtà religiose fondamentaliste, ben lontane dal metodo scientifico e della medicina riconosciuta.
