Russia: nasce il registro delle persone con HIV/AIDS

Secondo recenti dichiarazioni del Ministero della Salute russo, quasi un milione di persone sieropositive sono giร  state segnate su quello che, a detta del governo, sarร  un registro che faciliterร  la consegna delle terapie e controllerร  i costi. Le ultime statistiche dimostrano che meno della metร  della comunitร  sieropositiva russa riceve trattamenti adeguati mentre il numero di nuovi contagi cresce (quasi il doppio negli ultimi cinque anni) e la disinformazione stagna.

Critiche da chi si batte contro l’Aids

preservativi contro l'AidsIl direttore del Centro Federale per la lotta allโ€™AIDS Vadim Pokrovsky ha criticato la strategia del Ministero della Salute. Quasi tutto il budget per il contrasto all’HIV/AIDS, infatti, viene speso in medicine anzichรฉ investire anche in campagne di prevenzione e distribuzione di preservativi. Quanto ai preservativi, purtroppo la visione del governo รจ terribilmente arretrata nonchรฉ perfettamente allineata con la famigerata legge โ€anti-propaganda lgbtiโ€ che da qualche anno sta rendendo la vita estremamente difficile a tutta la comunitร  arcobaleno del paese. Igor Beloborodov, uno scienziato filogovernativo e membro dellโ€™Istituto di Ricerca Strategica ha recentemente dichiarato che la migliore prevenzione dallโ€™HIV/AIDS รจ โ€vivere in una famiglia eterosessuale in cui entrambi i genitori sono fedeliโ€.

La propaganda contro i preservativi e contro la gay community

Beloborodov รจ tra gli autori di un recente studio che dimostrerebbe che piรน ampio รจ lโ€™accesso ai preservativi, piรน promiscua diventa la societร , pertanto piรน alti sono i rischi di trasmissione di malattie. Inutile dire che lo studio in questione considera lโ€™omosessualitร  come prima causa dellโ€™HIV/AIDS e, ciliegina sulla torta, consiglia uno stile di vita che segua โ€valori tradizionaliโ€ nelle relazioni. Lo studio sostiene anche, in perfetto sincrono con la propaganda nazionalista, che seguire โ€lโ€™esempio occidentaleโ€ di focalizzare lโ€™attenzione sulle categorie a rischio non potrebbe mai funzionare in Russia, dove le caratteristiche culturali, storiche e psicologiche della popolazione sono differenti.
Di diverso avviso sono invece molti esperti ed attivisti che lavorano nel campo della prevenzione e cura dellโ€™HIV/AIDS. Secondo loro infatti si tratta di unโ€™ennesima dimostrazione di potere da parte del governo, che ignora i pericoli di unโ€™epidemia in espansione a favore di una miope propaganda tradizionalista.

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