Matrimonio egualitario: Theresa May vuole convincere l’Irlanda del Nord a dire sì

Theresa May, premier britannica che dovrà traghettare il Regno Unito fuori dall’UE, ha cambiato le sue idee in tema di diritti delle persone LGBTI e vuole farle cambiare anche al Democratic Unionist Party, il partito dell’Irlanda del Nord, suo alleato, contrario al matrimonio egualitario.
sinn_fein_belfast_pride“Voglio che tutte le persone abbiano gli stessi diritti – ha detto la leader del partito conservatore durante un incontro post Pride al numero 10 di Downing Street -. Penso che le persone LGBT in Irlanda del Nord debbano avere gli stessi diritti che nel resto dell’UK”.

May non è sempre stata a favore

Come ricorda Gay Star News, prima di diventare consulente per l’uguaglianza di Cameron, May aveva sempre votato contro l’affermazione dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali a trans. “Ho cambiato idea – ha confermato -. Se quei voti dovessi esprimerli adesso, voterei in maniera differente”. E infatti nel 2013, quando David Cameron fece del matrimonio egualitario una battaglia personale anche dentro il suo partito, Theresa May votò a favore. “Il matrimonio egualitario è una delle eredità del governo del mio partito di cui essere più orgogliosi” ha aggiunto la premier.

La condanna alla Russia e il “Gender recognition act”

May ha lodato l’operato degli attivisti ed ha ricordato che quest’anno ricorre il 50esimo anniversario della prima, parziale, decriminalizzazione dell’omosessualità in Inghilterra e Galles.
La premier ha anche ricordato che il Regno Unito ha chiarito alla Russia che le persecuzioni dei gay in Cecenia sono una vergogna per Mosca.
belfast_pride1Infine, ha dichiarato che non vede l’ora che il governo riformi il Gender Recognition Act nella direzione di permettere l’autodeterminazione delle persone transgender in modo “meno medico” e “meno invasivo”.
Questo però non comprometterà l’alleanza con gli unionisti nordirlandesi “che non è un’alleanza formale” ha precisato.

La risposta degli irlandesi

Intervistato da Pink News, un rappresentate del Partito Unionista ha dichiarato che “questa è una questione rimandata e dovrà decidere l’Assemblea dell’Irlanda del Nord (il parlamento, ndr)”.
Di fatto, però, la discussione sul matrimonio egualitario in Irlanda del Nord è bloccata proprio per volere del DUP che ha posto la “petition of concern”, una forma di veto che i partiti possono porre sulle questioni che ritengono possano mettere a rischio la pacifica convivenza tra cattolici e protestanti. Una pace, va ricordato, raggiunta solo di recente dopo i sanguinosi anni del Conflitto nordirlandese conclusosi ufficialmente con gli accordi del 1998, ma i cui lasciti persistono ancora oggi. Belfast è infatti ancora costellata di muri che separano i quartieri cattolici da quelli protestanti.

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