Il prete anglicano e quello presbiteriano al Belfast Pride: “Opporsi al matrimonio egualitario è anti-cristiano”

L’opposizione al matrimonio egualitario è tanto settaria e anti-cristiana come lo era quella ai matrimoni tra cattolici e protestanti. A dirlo non sono le associazioni LGBT, ma un ministro della chiesa anglicana (un canonico, ndr) che ha partecipato ieri al Belfast Pride.
L’Irlanda del Nord è l’unico dei paesi del Regno Unito che non ha adottato la legge sul amtrimonio egualitario approvata a Londra nel 2013.

belfast_pride1Il discorso di Kenny, sugli scalini della cattedrale

Secondo quanto riporta il Guardian, il Canonico Charles Kenny, 50 anni come prete della chiesa anglicana alle spalle, l’opposizione al matrimonio same-sex è paragonabile a quella che si vide ai matrimoni tra persone di fede diversa, sempre in Irlanda del Nord. E non l’ha detto durante un’intervista ad una qualche testata, ma pronunciando un discorso sui gradini della Cattedrale di Sant’Anna, durante il Belfast Pride. Insieme a lui, ministri della chiesa Metodista e di quella Presbiteriana, oltre ad attivisti LGBT, sindacalisti e promotori dei diritti umani.

“Un giorno ci imbarazzerà”

“C’erano molte pressioni contro i matrimoni tra persone di religioni diverse – ha ricordato Kenny – e ora questo ci imbarazza. Penso che in futuro ci imbarazzerà ricordare il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Sono cresciuto negli anni ’50 e ricordo com’era. Se avessi avuto una fidanzata cattolica, per qualcuno sarebbe caduto il cielo. sinn_fein_belfast_prideGrazie a Dio, questo tipo di attitudine non è più così frequente, quindi questo divieto di adesso è paragonabile a quegli atteggiamenti settari”.
Il punto è che il Partito Democratico Unionista, attualmente il partito di maggioranza e alleato di Theresa May, ha di fatto imposto uno stop al matrimonio egualitario.

La petition of concern

E proprio al DUP si è rivolto padre Hudson, ministro della chiesa presbiteriana. Agli unionisti, Hudson ha chiesto di permettere un voto libero alla prossima assemblea parlamentare e di rinunciare alla cosiddetta “petition of concern”, il veto che può essere imposto su un disegno di legge quando si valuta che questo possa mettere a rischio la pacifica convivenza tra cattolici e protestanti. La petition of concern implica che per approvare una legge questa deve ottenere la maggioranza dei voti in entrambe le componenti rappresentate in parlamento, in modo che una non prevalga sull’altra.

sindaca_belfast_prideL’appello del prete presbiteriano al partito Unionista

“Spero che presto avremo un esecutivo che non accentri il potere e un’assemblea che funzioni di nuovo – ha detto Hudson -. Quindi faccio un appello al Partito Unionista Democratico di non usare la petition of concern. Chiedo loro gentilmente e sinceramente di non farlo perché so che molte persone che votano DUP supportano il matrimonio egualitario. Il DUP discrimina perfino alcuni dei propri elettori. Dovrebbero semplicemente permettere un voto libero, con una maggioranza semplice, la prossima volta che sarà presentata all’assemblea una mozione a favore dell’uguaglianza”.
Al Pride non ha partecipato alcun rappresentante della chiesa cattolica. C’era, invece, la neoeletta sindaca di Belfast, Nuala McAllister, con il suo bambino di 10 mesi in braccio, Finn. “È la prima volta che partecipo alla parata da prima cittadina – ha dichiarato McAllister – e per Finn è la prima parata: adora tutti questi colori”.

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