Niente casa per la coppia gay. Il proprietario: affitto solo a famiglie

Sono gay: niente appartamento per una coppia dello stesso sesso. Siamo nel leccese e questa storia di ordinaria discriminazione nasce dal desiderio di una coppia gay di andare a vivere in una casa più grande. La scelta è ricaduta su un appartamento nel comune di Casarano che rispettava le loro esigenze dalla posizione al budget.
Manifestato l’interesse per l’immobile, l’agenzia immobiliare ha portato avanti la pratica raccogliendo la caparra di 300 euro, le buste paga e le fotocopie dei documenti. I due credevano di essere ad un passo dall’andare a vivere nella casa che desideravano ma quando l’agente li ha ricontattati, le notizie non erano quelle sperate: “Il proprietario preferisce affittare l’appartamento alle famiglie” ha riferito lapidario.

Secondo il proprietario, i due uomini non sarebbero una famiglia. Sicuramente non una famiglia come la intende lui. I soldi della caparra sono stati restituiti. Resta tuttavia l’amaro in bocca per una coppia che si è visto sfumare il loro sogno di vita a causa di ignoranza e omofobia.

Ancora oggi non esiste in Italia una legge contro omo-transfobia. L’ultimo tentativo -fortemente criticato dall’associazionismo Lgbt per l’inclusione di un emendamento della stessa maggioranza- risale al 2013 e giace in qualche cassetto del Senato: quel testo di legge prevedeva l’estensione della legge Mancino ai casi di omo-transfobia, la stessa che il ministro della famiglia ha annunciato di voler abrogare.

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