Un uomo nudo e muscoloso nel presepe del Vaticano: “Un complotto dei gay”

La rappresentazione della natività allestita in Vaticano per il Natale di quest’anno sta facendo molto discutere perché, tra le diverse statue, c’è un uomo completamente nudo. Il presepe è stato regalato a Bergoglio e realizzato dalla bottega d’arte bottega d’arte Cantone & Costabile di Montevergine.
L’intento dichiarato è quello di rappresentare le sette opere di misericordia corporale previste dalla dottrina cattolica. Tra queste c’è “vestire gli ignudi”, ragione per cui c’è un uomo nudo che aspetta di essere vestito.
Certo, la statua rappresenta un uomo con un fisico atletico steso a terra mentre un altro vestito in modo lussuoso gli porge un abito.

I commenti sui social network

La scena ha suscitato un certo interesse tra diversi utenti gay di twitter. Per alcuni di loro è più un modo per esibire una scena omoerotica che le opere di misericordia.
In tanti hanno notato il fisico tonico e tornito dell’uomo nudo.
Ma la cosa non è passata inosservata neanche negli ambienti più conservatori della Chiesa che l’hanno giudicata “troppo sexy”.

Gli attacchi dei conservatori

Il sito omofobo LifeSiteNews è convinto che sia una macchinazione di alcuni attivisti gay per minare la Chiesa. Un testo pubblicato sul sito ricorda il legame tra Montevergine, dove le statue del presepe sono state realizzate, e la locale comunità lgbt che ogni anno celebra la Madonna, appunto, di Montevergine con la processione dei femminielli.
“Indagini di LifeSiteNews – scrivono – hanno rivelato che l’Abbazia di Montevergine, che ha donato l’innavativa “Natività della misericordia”, ospita un’immagine mariana che è stata adottata dagli attivisti lgbt in Italia come patrona”.

“Il reliquiario dell’abbazia è meta annuale di una sorta di “ancestrale gay pride” tra sacro e profano che, secondo un attivista lgbt, negli ultimi anni ha acquisito ‘partecipazione politica e attiva della comunità lgbt'” scrive ancora il sito.
Ancora, la scena del presepe è stata definita “oscena” da Catholic Family News.

Le spiegazioni dell’artista che l’ha realizzato

Antonio Cantone, che ha disegnato tutta la rappresentazione, ha solo dichiarato che non c’è niente di esagerato. “È un particolare e fa riflettere – ha spiegato – Non lascia indifferenti: ci sono delle provocazioni”.
Un’altra di queste “provocazioni” è la statua che rappresenta l’Arcangelo Gabriele che porta al collo una ghirlanda di fiori con i colori arcobaleno. Ma ancora, la cupola di San Pietro semi distrutta, un prigioniero la cui testa spunta dalle sbarre di una cella e un cadavere con un braccio penzolante apposggiato su una barella.

Il Papa: “È l’arte napoletana”

In Italia la notizia non ha avuto molto risalto. Critiche sono arrivate da Corrispondenza Romana che ha parlato di “situazioni e personaggi ambigui.
In una udienza, Papa Bergoglio ha spiegato che l’opera è “una scena della natività realizzata con lo stile tipico dell’arte napoletana ed è ispirata alle opere di carità”. “Ci ricorda che il Signore ci ha detto: ‘Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro’ (Matteo 7,12)”.

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