Uccise un uomo gay inneggiando ad Hitler: arrestato 18 anni dopo

L’uomo sospettato di avere ucciso un uomo omosessuale e di avere usato il suo sangue per scrivere sul muro di casa “Hitler aveva ragione” (Hitler tenia razon, in lingua originale), è stato arrestato.
La polizia spagnola lo cercava da 18 anni e finalmente lo ha catturato in Colombia. I fatti risalgono al 2000 quando la vittima, un 45enne che fu identificato come Vitervo AV, incontrò il suo assassino dopo che si erano contattati tramite il fermo posta di un quotidiano di Barcellona.

L’incontro e poi l’omicidio

I due si incontrarono per bere qualcosa e secondo la ricostruzione fatta da El Pais, si recarono poi nell’appartamento di un anziano di cui Vitrevo si prendeva cura.
Ore dopo, il figlio dell’anziano trovò il corpo di Vitrevo senza vita, ucciso a coltellate e lasciato riverso in una pozza di sangue, senza vestiti. Dietro un orecchio, aveva un fiore di plastica.
Sul muro dell’appartamento c’era scritto “Hitler tenia razon” (Hitler aveva ragione) seguito da un “KKK”. La scritta era stata fatta usando il sangue della vittima.

Nessuna traccia: indagini ferme

L’assassino era stato piuttosto previdente ed aveva cancellato le tracce del suo DNA e le sue impronte. Le indagini si bloccarono presto, ma tre anni dopo la polizia venne in possesso di una registrazione che fece ripartire le indagini. Una fonte anonima aveva telefonato alla cugina della vittima e le aveva fatto ascoltare la registrazione audio dell’omicidio. La donna dichiarò di avere sentito quella che pensava fosse la voce di Vitrevo che implorava il suo assassino di non ucciderlo.
Inoltre, sulla tomba dell’uomo erano stati lasciati dei fiori che non erano riconducibili a nessuno dei parenti che era solito porgere omaggio all’uomo.

Le indagini si spostano in Colombia

La polizia concentrò le indagini su un uomo accusato di diverse aggressioni sessuali e che nel 2009 era tornato nel suo paese d’origine: la Colombia.
Gli investigatori hanno riferito che il sospettato era solito portare la vittima fuori a bere prima di minacciarla con un coltello. La stessa dinamica dell’omicidio di Barcellona. Le indagini hanno rivelato che il sospettato era un soldato colombiano che aveva servito l’esercito spagnolo per un anno. Alcune persone che lo conoscevano hanno raccontato che era un nazista convinto e si vantava di avere ucciso un gay a Barcellona.
Ora si attende che l’uomo venga estradato dalla Colombia per affrontare il processo che lo vede accusato dell’omicidio di Vitrevo.

(Fonte: PinkNews)

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