Le terrificanti avventure di Sabrina: quando la magia si fonde con il queer

Abbiamo già parlato, in passato, del telefilm Le terrificanti avventure di Sabrina. E adesso che è uscita su Netflix la nuova stagione, abbiamo deciso di vederla per voi. Sia per darvi il nostro parere sulla serie, sia per accennarvi qualcosa – senza fare troppi spoiler, in verità – riguardo le imprese temerarie della giovane strega e dei suoi amici. Ma una cosa possiamo dirvela da subito: Sabrina rimane un prodotto profondamente Lgbt+. E non solo: il finale di questa stagione, proprio per quanto riguarda i temi arcobaleno, vi stupirà non poco. Siete pronti e pronte per questo viaggio nell'”inferno”? Procediamo pure.

Theo Putnam, il personaggio in transizione

Theo Putnam, a destra nella foto, insieme agli altri protagonisti

Emerge, in questa nuova stagione, innanzi tutto la figura di Theo Putnam. Abbiamo imparato a conoscere questo personaggio come Susy, nelle stagioni precedenti. Al primo coming out, in cui abbiamo appreso della sua omosessualità, se ne aggiunge un altro. Susy in realtà si percepisce come Theo. E quindi comincia la transizione, da ragazza a ragazzo. E non solo. Proprio in questa stagione, troverà l’amore. Non sveliamo con chi, ma il discorso del cambio di sesso sarà uno degli argomenti meglio indagati in Sabrina.

Chi è Lachlan Watson, l’attore non binario

Il ruolo di Theo è impersonato da Lachlan Watson, giovanissimo attore non binario. L’attore ha dichiarato di non si riconoscersi in una identità di genere definita. È agli inizi della sua carriera, a soli 17 anni, e oltre la recitazione – apprendiamo dai siti specializzati in serie tv – «è impegnato nella lotta dell’affermazione del non-genere». Ha infatti dichiarato, riguardo al ruolo di Theo: «Sapevo chi dovevo essere, sapevo come dovessi identificarmi e come avrei dovuto agire e vestirmi, lo sapevo e penso che sia il punto in cui si trova Susie in questo momento. Pensano di sapere dove sono e dove devono essere, ma invece è in corso un viaggio queer».

Il sesso, al centro della storia di Sabrina

Sabrina insieme ai due protagonismo maschili della serie tv

E non è l’unica novità, nel telefilm. Ancora una volta infatti, come nelle altre stagioni, la sessualità è al centro della scena. Indagata, per certi versi esplicita – per quanto esplicita possa essere in un prodotto televisivo destinato ad adolescenti, sebbene sia vietato ai minori di 14 anni – ma mai pruriginosa. Anzi, proprio il rapporto con il proprio corpo e il sesso è al centro della tormentata vicenda di Nick, che ha ospitato nel suo corpo Lucifero in persona, e che adesso non riesce a superare il trauma per essere stato una vera “prigione umana” del demonio. Il sesso – e un certo tipo di viverlo, ma anche qui non vi sveliamo nulla – diventa quindi non tanto una valvola di sfogo, quanto un modo per indagare il rapporto col dolore. Il dolore dell’anima, prima di ogni altra cosa.

Le terrificanti avventure di Sabrina, tra colpi di scena e autodeterminazione

I colpi di scena, certo, non mancano. Anche se ad un certo punto la trama si infittisce troppo e sembra che gli sceneggiatori non abbiano ben calibrato il susseguirsi degli eventi, rischiando di far degenerare lo story telling in una certa confusione narrativa. Ma rimane un buon espediente quello di aver trovato i nuovi cattivi nei pagani, feroci e potenti, così come l’arrivo delle streghe sciamane libere dall’influenza del Maligno. L’ideologia di fondo di donne che scelgono per se stesse, già emersa nelle puntate già andate in onda, viene rimarcata fino in fondo. E poi il colpo di scena finale, che vi farà sorridere e vi farà apprezzare una Miranda Otto – alias Zelda Spellman – impossibile da non amare. Non vogliamo dirvi altro, lasciandovi alla visione de Le terrificanti avventure di Sabrina.

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