Svastiche e celtiche: deturpati i manifesti del Torino Pride

Svastiche (per di più al contrario), croci celtiche e insulti sui social network. La campagna del Torino Pride che ha come slogan “Il futuro ci appartiene”, è in queste ore oggetto di attacchi omofobi su diversi fronti. I manifesti deturpati sono stati fotografati questa mattina nel quartiere Santa Rita vicino a piazza d’Armi, più o meno quando sono comparsi i messaggi su Facebook che attaccano anche la sindaca Appendino per avere presenziato alla conferenza stampa di lancio del decimo pride del capoluogo piemontese e per avere annunciato che parteciperà alla parata prevista per il 9 luglio prossimo. Il tutto a poche ore dal party di autofinanziamento previsto per questa sera. “Questo fatto, così come le recenti aggressioni omofobe di Treviso e Roma – commenta Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride – devono mettere le forze dell’ordine e tutte e tutti noi sull’attenti. Non dobbiamo abbassare la guardia perché l’omofobia purtroppo è un male ancora diffuso e il nostro impegno deve essere finalizzato a combatterla in ogni sua forma”.

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  • Alice
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    Veramente il simbolo così disegnato, che è una svastica al contrario non rappresenta un simbolo fascista ma quello della cultura orientale che nel buddismo cinese 卍 indica “infinito” o “tutte le cose” che si manifesta nella coscienza di un buddha. Nell’articolo non è neanche citato questo dettaglio!
    Rimane il dubbio se sia un gesto dato da un ignorante nazista oppure gli ignoranti sono coloro che hanno denunciato atti omofobi quando il messaggio, così rappresentato, vuol dire altro!

    • Caterina Coppola
      Rispondi

      Ciao Alice, certo che il simbolo al contrario significa altro. Ma se consideri che nella stessa zona e con lo stesso spry (almeno, per quanto ne sappiamo) è stata disegnata una croce celtica (come si vede nella gallery), è estremamente più probabile che l’intenzione fosse quella di disegnare una svastica, pur sbagliando il verso.

  • Francesco Tamburini
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    Magari citare con gratitudine chi si è personalmente occupato, rimuovendo simbolicamente i manifesti oltraggiati, di segnalare la propria posizione al riguardo, sarebbe stato carino, no?

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