Sant’Elena: due tartarughe gay diventano il simbolo della lotta per il matrimonio

La questione dei diritti arriva lontano e tocca Sant’Elena, in mezzo all’oceano Atlantico. Qui, nel territorio d’oltremare inglese, come si legge su Repubblica.it «le autorità hanno presentato e poi sospeso una legge per il matrimonio fra persone dello stesso sesso». La situazione politica dell’isola, che gode di ampia autonomia e ha potuto così rigettare la legge della madrepatria, si è perciò surriscaldata. «L’iniziativa ha provocato proteste» leggiamo ancora «un sondaggio fra i 4255 abitanti e un ricorso in tribunale contro la discriminazione sessuale». Insomma, la lotta per i diritti Lgbt è arrivata sin lì. E ha trovato due mascotte d’eccezione. Quali? Presto detto.

La storia di Jonathan e del suo compagno

santelena

Saint James, il capoluogo dell’isola

Si tratta di una coppia di tartarughe, entrambe di sesso maschile. Una è Jonathan«nato nel 1831, poco dopo la morte in esilio di Napoleone Bonaparte» che a centocinquantasei anni suonato ha deciso di metter su famiglia. E quindi arriva sull’isola, grazie al console francese che ha in gestione «Longwood, la casa in cui Napoleone esalò l’ultimo respiro», Federica. I due si innamorano subito, ma non riescono a riprodursi, «suscitando ipotesi che uno dei due fosse sterile». Dopo un’accurata visita veterinaria, quindi, arriva la verità. Anche Federica è un maschio! E viene così ribattezzato al maschile.

Un luogo remotissimo in cui si lotta per i diritti Lgbt

«L’idea che le due tartarughe siano gay giunge al momento appropriato» leggiamo ancora su Repubblica. «Jonathan e Federico» infatti «potrebbero dunque aiutare ad affermare i diritti dei gay». E non solo. Potrebbero contribuire «ad attirare l’attenzione su Sant’Elena, che ne ha certamente bisogno: in questi giorni l’apertura di un aeroporto […] ha ridotto da sei giorni di navigazione a sei ore di volo i tempi per raggiungerla da Johannesburg». Arriverebbe un po’ di turismo e la coppia di tartarughe gay, popolarissime nell’isola, sarebbe una delle (poche) attrazioni del luogo. Anche se la vera notizia – ammettiamolo – è che anche laggiù ci sia chi porta avanti le lotte della comunità arcobaleno. Non ce lo saremmo mai aspettati e la cosa ci sorprende, positivamente.

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