Pavia: veglia di “riparazione” per il Pride, ma il vescovo dice no

Come era già successo a Reggio Emila prima del REmilia Pride, anche a Pavia, a poche ore dalla parata che per il terzo anno attraverserà le strade della città, arriva la notizia di una “processione di riparazione”.

“Apologia di omosessualismo”

“Nell’intento di riparare il pubblico scandalo e l’apologia dell’omosessualismo offerti dal Pavia Pride in programma per il 10 giugno prossimo – si legge nella locandina – il comitato “Beata Veronica di Binasco” intende invocare la protezione divina sulla città di Pavia e offrire alla Divina Maestà una congrua riparazione per i peccati che così gravemente offendono il sacro cuore di Gesù e il cuore dell’Immacolata sua madre”. Poi, il comitato, dà appuntamento alla cattedrale di Pavia.

Il vescovo si dissocia

Un’iniziativa spontanea che però, a quanto pare, non ha ricevuto il placet della Curia. Secondo quanto fa sapere il Pavia Pride, infatti, il vescovo Sanguinetti di è dissociato dalla “riparazione”. Contattata direttamente, la segreteria del vescovo ha fatto sapere che non solo monsignor Sanguinetti non era a conoscenza dell’iniziativa, ma che non ha concesso l’uso della cattedrale per la veglia di “riparazione” né ha dato il proprio sostegno alla manifestazione. Anche il vescovo di Reggio Emilia aveva assunto una posizione simile, non concedendo l’uso del sagrato per la processione.

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