Parigi sfila per l’orgoglio gay, nonostante la minaccia dell’Isis

Percorso dimezzato rispetto al solito (2,5 chilometri invece dei canonici 4,5), polizia che presidia, armi in mano, tutti gli angoli delle strade attraversate dal corteo che sono transennate, ma decine di migliaia di persone. Così il Paris Pride è appena partito dal Louvre per concludersi a Place Bastille, salutato da due enormi bandiere rainbow che il Comune ha steso lungo la facciata della sua sede principale. Ma in piena minaccia Isis, dopo il Bataclan e Bruxelles, i fatti di Orlando, dopo Istanbul e, la notte scorsa, Dacca, l’attenzione delle forze dell’ordine è altissima, anche per via degli Europei di calcio in corso in queste settimane proprio in Francia.

Questo non ha fermato il Pride, animato dalla partecipazione di moltissimi carri e migliaia e migliaia di persone che stanno sfilando mentre scriviamo con la gioia e i colori di ogni pride che si rispetti, ma anche con istallazioni contro l’omofobia, per uno sport più inclusivo e per l’uguaglianza vera delle persone lgbt. E naturalmente, con le vittime di Orlando nel cuore: in tanti indossano una fascia nera al braccio in segno di lutto. Mentre il corteo non aveva ancora del tutto lasciato il Louvre, inoltre, una sirena ha suonato 49 volte, una per ogni vittima della strage di Orlando, la musica si è fermata per un minuto di silenzio e poi la folla ha applaudito.  Ecco alcune foto inviateci direttamente da Parigi da Irène Cannone che sta seguendo il corteo. La gallery è in aggiornamento: tornate tra un po’ per vedere nuove foto.

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