Ancora omofobia nel mondo della scuola. È successo a Perugia, al liceo scientifico Galilei dove uno dei candidati per il ruolo di rappresentante di istituto alla consulta provinciale degli studenti è stato insultato in chat. Vittima delle battute di dubbio gusto è Matias Cravero, che ha denunciato tutto sulla sua pagina Facebook.
Contattato al telefono da noi di Gaypost.it, lo studente ci ha raccontato quanto accaduto. Tutto nasce in un gruppo su Whatsapp di una classe diversa da quella frequentata da Cravero. «Si discuteva di diverse posizioni politiche. Un mio amico litigava con un altro ragazzo, ma non aveva mai fatto menzione a me. L’altro si è sentito in dovere di tirarmi in mezzo con quel tipo di frasi», ha dichiarato Matias. Frasi che alludono ad atti sessuali e in cui compaiono insulti omofobi. Il compagno di scuola, perciò, ha fatto lo screenshot della conversazione e ha inviato tutto al suo amico.
Il ragazzo, sul suo profilo, pubblica il frammento della conversazione. E commenta così: «Sono davvero senza parole. Termini di questo tipo non sono accettabili in un confronto democratico come quello interno ad una scuola, un confronto in cui dovrebbe regnare il rispetto». Continuando: «Non pensavo fosse possibile abbassarsi a tanto, non pensavo si arrivasse ad attacchi personali, a sviluppare un vero e proprio odio nei confronti di qualcuno per delle elezioni scolastiche. Parliamo insieme di come migliorare la nostra scuola, di come migliorare la nostra città. Nel rispetto. Sempre».
Intanto, attorno allo studente, si mobilita la città. In un comunicato congiunto, la Rete degli studenti Medi, l’UdU ed Omphalos esprimono unanime condanna. «Come studenti e come persone non possiamo accettare questo genere di offese gratuite ed inutili nel luogo dove si dovrebbero formare le nuove generazioni al rispetto reciproco» dichiara Luigi Leone Chiapparino, coordinatore di Altrascuola – Rete degli studenti medi Umbria. «Esprimiamo solidarietà alla vittima per un fatto di tale gravità» sono le parole di Costanza Spera, coordinatrice di Sinistra Universitaria – Udu Perugia, che ribadisce quanto sia importante portare avanti la lotta sul contrasto alle discriminazioni.
Altrettanto decisa la reazione dell’associazione Omphalos Lgbti che attraverso Lorenzo Ermenegildi, il suo segretario, dichiara: «Quanto accaduto ci amareggia e ci preoccupa. Questo è il chiaro sintomo di un sistema scuola che ha ancora bisogno di interventi mirati per la rimozione delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e chiediamo che il dirigente scolastico si muova in questa direzione». E la questione non finisce qui: «Forniremo assistenza legale per eventuali azioni qualora tali manifestazioni di intolleranza dovessero reitrarsi in futuro», si legge ancora nella nota.
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