“Sono nazista, non voglio gay nel mio locale”: omofobia ad Ascoli Piceno

Ancora omofobia, in una spirale di violenza che sembra non avere fine. Stavolta ad Ascoli Piceno, dove la vittima è Raniero Bertoni, abituale avventore del Bar delle Caldaie, nel cuore della città. Qui l’uomo decide di consumare un bicchiere di vino e di andar subito via – come riporta il sito Fanpage.it – visto che non c’erano conoscenti o amici. Tuttavia, al momento di pagare si sarebbe consumata un’aggressione ai suoi danni da parte del barista del locale.

La versione della vittima

«Al momento di andare a pagare il conto, il barista mi ha detto di essere nazista» è la versione di Bertoni, raggiunto dalla redazione Gaypost.it. «Mi ha anche detto» continua «che i gay non erano ammessi nel suo locale. Quindi si è avvicinato a me, minacciandomi, alzando il braccio per colpirmi. Io ho avuto paura e sono fuggito dal bar, andando in piazza. Lì ho subito chiamato la polizia. Non so se ha provato a seguirmi e se qualcuno lo ha fermato, ma i poliziotti mi hanno consigliato di evitare quel locale, per non rischiare altri guai».

La denuncia

L’uomo, subito dopo aver chiamato le forze dell’ordine, ha anche sporto denuncia per le minacce ricevute. Secondo quanto riportato nel verbale, il barista poco prima di aggredirlo avrebbe anche detto: «Adesso ti do modo di denunciarmi». Bertoni ha anche dichiarato che non è la prima volta che in quel bar ha sentito battute omofobe, contro di lui, ma che ha deciso di ritornarvi per non darla vinta a chi pensa che discriminazioni e insulti possano avere cittadinanza nella nostra società.

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