L’omofobia non colpisce solo la comunità Lgbt+, ma anche le persone eterosessuali. L’aggressione questa volta – dopo i fatti più recenti di cui abbiamo già parlato – riguarda una ragazza di quattordici anni. Riporta l’Ansa: «La madre denuncia su Facebook che la figlia […] è stata aggredita in centro a Cerignola» in provincia di Foggia. La ragione? «Lei e una sua amica» si legge ancora «hanno difeso un loro coetaneo da altri ragazzini che lo hanno insultato chiamandolo grasso e gay».
La donna ricostruisce la vicenda: «Mia figlia stava camminando per la strada con tre amichetti di classe» quando «improvvisamente due ragazzini hanno insultato il suo amico. A quel punto mia figlia ha tentato di chiedere ai due di smetterla. Per tutta risposta è stata strattonata e poi presa a calci e schiaffi». Sono quindi intervenute le forze dell’ordine e anche un’ambulanza. «Quando siamo intervenuti sul posto i ragazzini erano piuttosto agitati» dichiarano i carabinieri. I quali utilizzeranno quanto ripreso dalle telecamere di sicurezza della zona per capire come si sono svolti i fatti.
E intanto i casi di aggressioni e insulti continuano ad aumentare. Da sabato scorso a oggi molte le segnalazioni, tra pestaggi, insulti e minacce. Il tutto mentre in Senato la legge Zan continua a essere osteggiata dalla Lega.
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