Meloni condanna il vice consigliere di Vercelli: “Parole gravissime. Ma pensate a Bibbiano”

Prende le distanze, Giorgia Meloni, dalla bufera scatenata dopo il post pubblicato su Facebook da Giuseppe Cannata, 72 anni, medico e vice presidente del Consiglio comunale di Vercelli eletto nelle recenti elezioni comunali nelle liste di Fratelli d’Italia.

“Fratelli d’Italia prende le distanze dalle dichiarazioni del consigliere comunale di Vercelli Giuseppe Cannata, eletto tre mesi fa da indipendente nelle liste di FdI ma mai iscritto al movimento”, precisa Giorgia Meloni. “Le sue affermazioni, gravissime, non rispecchiano in nessun modo – sottolinea, sempre su Facebook – il pensiero di Fratelli d’Italia. Non c’e’ posto – chiarisce la leader FdI – per chi scrive certe cose in Fratelli d’Italia”. “Ma – rilancia Meloni – non accettiamo lezioni da nessuno, soprattutto dal Pd che non ha avuto nemmeno la decenza di prendere provvedimenti nei confronti di un suo sindaco agli arresti domiciliari perche’ coinvolto nello scandalo di Bibbiano”

Cosa c’entra il sindaco di Bibbiano?

Meloni oltre a non entrare nel merito della vicenda dunque, approfitta per cambiare argomento: Bibbiano. In particolare il presunto legame del Partito Democratico con i fatti di cronaca raccontati negli ultimi giorni. Eppure come riporta Valigia Blu, dalle carte emerge come il sindaco del comune, Andrea Carletti, del PD, sia indagato per concorso in abuso di ufficio per aver «omesso di effettuare una procedura a evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di psicoterapia che aveva un importo superiore a 40mila euro», procurando intenzionalmente «un ingiusto vantaggio patrimoniale al centro studi Hansel e Gretel».
Il coinvolgimento del sindaco di Bibbiano è diventato nei giorni scorsi un pretesto per accusare il PD, definito dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio«il partito di Bibbiano». Ma, come evidenziato dagli investigatori, in realtà la sua posizione non ha nulla a che fare con l’affido dei minori.

La denuncia di Arcigay

Tornando alla notizia, il vice consigliere avrebbe scritto e poi cancellato sotto un post del senatore Simone Pillone questi schifosi continuano imperterriti, ammazzateli tutti sti gay, lesbiche e pedofili”. Un commento ripreso e denunciato da Arcigay. “Esprimiamo la profonda indignazione della comunitĂ  LGBTI+ del territorio nei confronti delle parole del Dott. Giuseppe Cannata – scrive l’associazione – . Il contenuto della frase, che è stato cancellato dal suo profilo Facebook, risulta di un’inaudita violenza sia per la minaccia di morte (“ammazzateli tutti”) sia per l’accostamento fra l’omosessualitĂ  e la pedofilia. Mai, prima d’ora, siamo stati insultati e aggrediti in maniera così violenta da parte di un rappresentante delle Istituzioni della nostra cittĂ . Le persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere esigono rispetto”.

“Ci chiediamo, con preoccupazione, se le parole del vicepresidente del Consiglio comunale, esponente di Fratelli d’Italia, rappresentino la visione della nuova maggioranza di centrodestra di Vercelli nei confronti delle persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere. Tale condotta, oltre ad integrare ipotesi di illecito penale, mina la credibilitĂ  delle Istituzioni della nostra cittĂ  e costituisce una rottura del rapporto di fiducia dei cittadini LGBTI+ del nostro territorio nei confronti dei propri rappresentanti. Per tale ragione chiediamo le immediate dimissioni del dottor Cannata dalla carica di consigliere comunale e chiediamo la sua espulsione dall’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri di Vercelli”.

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