Secondo l’Isis, Bergoglio difende i gay ed ignora la dottrina della chiesa

Secondo l’Isis, papa Bergoglio avrebbe tradito la religione cattolica con il suo ormai famoso “chi sono io per giudicare?”, interpretato dagli ideologi dell’organizzazione terroristica come una difesa delle persone LGBT. Per questo, e perché vorrebbe “disarmare” l’Isis, l’inquilino più in vista del Vaticano sarebbe una minaccia per i terroristi.
bergoglio_marino1Tutto questo compare in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di Dabiq, la rivista ufficiale della propaganda del cosiddetto stato islamico.

Secondo la rivista, pur essendo un “miscredente e un buiardo”, Bergoglio avrebbe detto una verità e cioè che “la democrazia contraddice l’essenza stessa dell’Islam”.
“Mentre i Papi precedenti si sono schierati contro l’Islam sulla base della reciproca inimicizia tra i cristiani pagani e musulmani monoteisti – si legge sulla rivista -, i recenti Pontefici – e in particolare Papa Francesco – hanno tentato di dipingere un quadro di commovente fratellanza, provando così a distogliere le masse musulmane dall’obbligo di condurre il jihad contro i miscredenti”.

Ma, appunto, Begoglio viene accusato anche di difendere gli omosessuali per via di quella fatidica frase pronunciata su un aereo di ritorno dal Sudamerica. “Ignorando la stessa dottrina della Chiesa che ritiene l’omosessualità immorale – continua ancora l’articolo – Francesco ha messo da parte la religione per andare incontro all’opinione pubblica”.

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