La Camera dei deputati californiana ha approvato la legge che introduce l’accusa di frode per chi pratica terapie riparative sulle persone omosessuali. La California condannava già le terapie riparative sui minori, ma adesso la legge si estende a tutte le persone lgbt. Il testo era stato presentato qualche settimana fa.
La nuova norma modifica l’articolo del codice civile sul reato di frode e lo definisce “atti o pratiche scorrette o ingannevoli”.
Una frode come le altre
Alle forme già previste di frode, ora si aggiunge il tentativo di cambiare l’orientamento sessuale di una persona e di pubblicizzare queste pratiche. “Con tentativi di cambiare l’orientamento sessuale – recita la norma – si intende ogni pratica che punti a modificare l’orientamento sessuale di un individuo. Questo include cambiare i comportamenti o l’espressione di genere, o eliminare o ridurre l’attrazione romantica o sessuale o sentimenti verso individui dello stesso sesso”. La legge esclude dall’accusa di frode la psicoterapia che permetta alle persone omosessuali di accettarsi e vivere serenamente il proprio orientamento sessuale, che le supportino e le sostengano.
Ora tocca al Senato
La legge, approvata dalla Camera con 50 voti a favore e 18 contro, passa ora al Senato.
Marty Rouse, dirigente di Human Rights Campaign, ha rivolto un appello ai senatori perché votino velocemente la norma in modo che arrivi prima possibile sulla scrivania del governatore Jerry Brown per la firma.
Solo negli Usa, esistono leggi che proteggono i giovani lgbt dalle terapie riparative in Connecticut, California, Nevada, New Jersey, District of Columbia, Oregon, Illinois, Vermont, New Mexico, Rhode Island e Washington. Nel resto del Mondo esistono norme simili in Svizzera, a Malta, a Taiwan, in due province del Canada e nello stato australiano di Victoria.
