Al-Qaeda rivendica l’omicidio del giornalista gay bengalese

All’indomani del brutale assassinio di Xulhaz Mannan, il giornalista gay di Roopbaan ucciso insieme ad un amico in casa sua da alcuni uomini spacciatisi per corrieri e armati di pistole e macete, l’azione è stata rivendicata da un gruppo affiliato ad Al-Qaeda, l’organizzazione estremista islamica un tempo guidata da Osama Bin Laden. Si apprende adesso che i due uomini sono morti sul colpo decapitati a colpi di macete.

La rivendicazione del duplice omocidio, secondo quanto scrive il Telegraph è arrivata tramite Twitter dove un account che si definisce collegato a Ansar Al Islam, ha scritto che i suoi miliziani hanno ucciso i due uomini definiti “due pionieri della pratica (sic) e della promozione dell’omosessualità in Bangladesh”.

L’altra vittima è Mahbub Tony, attore ed amico del giornalista. Tra i feriti c’è anche il portiere del palazzo dove viveva Mannan, accorso a vedere cosa stesse succedendo dopo aver sentito dei colpi di arma da fuoso.

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