“Questa è la risposta alle manifestazioni di ieri”. Così Sebastiano Secci, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma commenta a Gaypost.it l’intimidazione contro l’associazione.
Ieri 10 novembre, intorno alle 23.00, ignoti hanno affisso uno striscione sul muro d’ingresso del Circolo.
“Lgbt=abominio perverso. Famiglia è tradizione” è la scritta riportata sullo striscione a cui seguiva un simbolo di chiara matrice neofascista. Ma non è tutto. Oltre allo striscione sul muro, è stato ritrovato anche un sacco nero pieno di letame davanti al cancello dell’associazione.
“Siamo stati avvisati dal presidente del Municipio, Amedeo Ciaccheri – racconta Secci – a cui a sua volta era arrivata una segnalazione da alcuni abitanti della zona. Al nostro arrivo, lo striscione era già stato rimosso da alcune persone che vivono nel quartiere, evidentemente indignate”.
Ieri mattina, a Roma come in altre 60 città italiane, centinaia di persone si sono mobilitate contro il disegno di legge presentato dal senatore Pillon (qui il nostro video). Nel pomeriggio, invece, un corteo nazionale si è snodato per le strade della città contro il razzismo e contro il cosiddetto “decreto sicurezza” voluto dal ministro Salvini.
Il Mieli aveva aderito e partecipato ad entrambe e mobilitazioni.
“Questo vile attacco è la risposta alle manifestazioni di ieri – ripete Secci -: due piazze femministe, antirazziste e antifasciste alle quali abbiamo convintamente aderito”. Ma non è l’unico episodio. “Da giorni – continua Secci – i nostri attivisti registrano insulti e aggressioni verbali da auto che passano davanti al circolo. Da dentro, qualcuno urla ‘Froci di merda’ e altri insulti omofobi rivolti ai ragazzi e alle ragazze che escono o entrano al circolo”.
Lo stesso Secci, all’indomani del Roma Pride di quest’anno, era stato oggetto di una messaggi da parte di Forza Nuova.
“Si respira un clima pesante e pericoloso nei confronti di chi resiste alla propaganda di odio – prosegue il presidente del Mieli -. Minacce, insulti, scritte sui muri sempre più frequenti e ora anche questo blitz nella nostra sede. Un clima che va assolutamente fermato prima che degeneri ulteriormente, ma anche un clima davanti al quale non abbiamo intenzione di fermarci”.
Il blitz della notte scorsa è stata rivendicata da un’organizzazione neofascista che si chiama “Rivolta Nazionale”. Con una nota diffusa poche ore fa, i militanti dichiarano di essere stati loro gli autori del gesto. “Vada anche bene passare per omofobi o essere etichettati con altri simili epiteti – scrivono -, se questo serva a riaccendere i riflettori su qualcosa di Satanico che si cela dietro vesti di agnello innocente, ovvero il progetto LGBT . Siamo fermissimi sul pensiero che questi moralizzatori sessuali, siano in realtà solo pervertiti finanziati dai poteri forti al pari delle varie lobby immigrazioniste”.
Il testo continua poi con una presunta difesa dei bambini e un chiaro riferimento ai progetti di educazione all’affettività e contro il bullismo, fortemente osteggiati dalle organizzazioni di estrema destra e dell’area del fondamentalismo cattolico.
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