Hitler era bisessuale e Rudolf Hess, suo fedelissimo e assistente nella stesura del “Mein Kampf” era omosessuale. A rivelarlo è il dossier della Cia sul Führer che l’agenzia di intelligence ha appena desecretato. Secondo quanto riporta RaiNews, nel dossier intitolato “Tratti biografici di Hitler” e redatto nel 1943 l’antropologo Henry Field si basa sulle testimonianze di un amico e stretto collaboratore di Hitler: Ernst Franz Sedgwick Hanfstaengl. L’antropologo riporta, dunque, che il feroce dittatore era attratto sessualmente sia dagli uomini che dalle donne e che aveva una predilezione per le pratiche sadomaso.
Il rapporto spiega che proprio Rudolf Hess fosse stato oggetto dei desideri sessuali di Hitler e che lo stesso Hess fosse omosessuale. Il vice di Hitler aveva anche un nomignolo, “freulein Anna”, che gli era stato affibbiato per via della sua passione per gli abiti femminili.
Field riferisce anche che il Führer amava “osservare i giovanotti”, traendone un “piacere estetico”. Tra il 1910 e il 1913, sempre secondo il dossier, Hitler frequentava una pensione per soli uomini a Vienna, dove “uomini anziani andavano alla ricerca dei giovanotti”.
Salito al potere, Hitler scelse alcune categorie di persone ritenute inferiori e/o pericolose per la Germania e la “razza ariana”. Tra quelle che subirono le persecuzioni, gli internamenti e lo sterminio si contano almeno 50 mila omosessuali.
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