Il Pulse, la discoteca di Orlando (Florida) in cui lo scorso 12 giugno Omar Mateen fece fuoco uccidendo 49 persone prima di essere ucciso a sua volta, diventerà un memoriale.
La proprietaria del locale gay, Barbara Poma, ha dichiarato che i dettagli saranno definiti insieme alla comunità di Orlando, direttamente coinvolta nella strage. Inoltre ha fatto sapere che si tratterà di un memoriale permanente e, con buona probabilità, anche di un museo, e che le scolaresche saranno invitate a ricordare e onorare le vittime.
“Quello che era nato come un luogo di divertimento – ha dichiarato durante una conferenza stampa, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters – ora è diventato suolo sacro. Non dobbiamo mai dimenticare il focus del progetto: non lasceremo che l’odio vinca”.
Il Pulse è rimasto chiuso dal giorno del massacro, ma l’area in cui si trova e il perimetro dell’edificio, da allora, sono luogo di pellegrinaggio in cui le persone vanno a lasciare un fiore, una bandiera arcobaleno o qualsiasi altra forma di tributo alle persone che lì hanno perso la vita per il solo fatto di essere gay, lesbiche, bisessuali o transgender. Inoltre, la discoteca è avvolto da drappi arcobaleno in cui le persone lasciano i loro messaggi.
È probabile che tutto questo materiale finisca per far parte del memoriale e del museo.
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