Un abbraccio è quel gesto che trasmette serenità e sicurezza, consola e fa sentire meno solo, dà coraggio e forza. Ed è per questo che Agedo Roma ha deciso di chiamare così il premio istituito quest’anno, come spiega Emilio Sturla Furnò, responsabile della comunicazione dell’associazione e organizzatore dell’evento. Celebrata ieri sera a Palazzo Odescalchi, la prima edizione del Premio Abbraccio ha alternato momenti di ilarità ad altri di profonda commozione.
A condurre la serata, Adriana Pannitteri, giornalista del TG1 che dopo il saluto di apertura della presidente romana Roberta Mesiti e di quello nazionale, Fiorenzo Gimelli ha ricordato l’importanza di impegnarsi quotidianamente contro le discriminazioni alla luce, anche, dei fatti di cronaca che ancora vedono vittime di violenza le persone omosessuali così come le donne.
“Il mio grazie va ai nostri figli – ha esordito Mesita – che ci hanno reso persone migliori e ci hanno aperto gli occhi”. “Il nostro compito – ha aggiunto Gimelli – è quello di ampliare le conoscenze e di invitare i genitori dei ragazzi e delle ragazze LGBT a fare anche loro il proprio coming out. Perché non basta dire che non cambia niente, quando un figlio o una figlia rivela la propria omosessualità in famiglia. Occorre parlare con gli altri, a partire dai vicini di casa”.
Nomi importanti, quelli dei premiati con l’opera realizzata per l’occasione dall’artista Paola Romano. Uno dei colorati cuori di puzzle è andato a Annalisa Mutariello, capo del progetto da cui è nato il seguitissimo programma di Rai Tre “Stato Civile”. “Mi hanno chiesto perché fare un programma del genere, che bisogno ce ne fosse – ha detto Mutariello circondata dallo staff che a lavorato alla trasmissione -.
Commovente e divertente allo stesso tempo, dicevamo, come la premiazione di Antonello Dose, autore e conduttore radiofonico. “Dedico questo premio ai miei genitori che ho sottoposto ad una serie di prove e coming out, nella vita – ha raccontato Dose -. Prima dissi loro che volevo fare l’attore. Poi che ero diventato buddista: capite lo shock per mio padre, laureato in teologia, ministro dell’eucarestia… Poi è arrivato il momento di “mamma, papà: sono gay”. E infine “mamma, papà: sono sieropositivo”. Penso che se ci vado e dico loro che gli devo parlare si lasceranno andare sul divano e diranno: “che altro c’è ancora!”.
E dato che Dose ha annunciato che è fissata la data della sua unione civile con il compagno, Fabrizio Morgan (anche se sul giorno esatto vige il più stretto riserbo), la coppia ha ricevuto anche alcuni regali di buon augurio tra cui due papillon che “speriamo vorrete indossare sui vostri abiti quel giorno”, ha detto Sturla Furnò consegnandoli ai due, e un disegno realizzato per loro da uno dei fumettisti di Conigli Bianchi, il progetto grafico contro le discriminazioni rivolte alle persone sieropositive: niente di più adatto per chi conduce da anni “Il ruggito del coniglio”. A conigli Bianchi si deve anche la locandina del premio.
Tra i premiati anche Annalisa Scarnera, imprenditrice, attivista e titolare del noto bar romano “Coming Out”. Accompagnata dal figlio e dalla compagna, Scarnera ha rivolto proprio ai genitori di Agedo i suoi ringraziamenti. “Grazie all’amore per i figli – ha detto – i genitori superano gli ostacoli dati dalla non conoscenza e ci aiutano a vivere felici”.
È andato a Fabio Ridolfi, patron di Gay Wedding Italia, un altro dei cuori realizzati da Paola Romano. “Sono felice di sapere che avremo una unione civile in più – ha detto rivolgendo lo sguardo a Dose – perché nonostante quello che ha scritto Repubblica qualche giorno fa, ogni unione è un successo e una festa. Anche se ci fossero state 10 celebrazioni in un anno, sarebbe stato bellissimo comunque”.
Infine, è stato premiato Alessandro Commisso, promotore delle campagne di Lush Fresh Handmade Cosmetics che spesso ha promosso iniziative contro le discriminazioni e al fianco della comunità LGBT. Commisso, però, era in Giappone per lavoro ed ha inviato un video messaggio di ringraziamento. Al suo posto, ha ritirato il premio Federica Grieco, che si è detta “orgogliosa di lavorare per un’azienda in cui tutte le diversità hanno pari spazio e dignità”.
A consegnare i premi, tra gli altri, alcuni rappresentati delle testate LGBT italiane come Francesco Lepore, caporedattore di Gaynews.it, Caterina Coppola, co-fondatrice di Gaypost.it e Alessia Bausone di Pride Online.
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