Sarà il primo Bisex Pride mai organizzato, quello che si svolgerà il 3 giugno a Tel Aviv, in Israele. Il tema, naturalmente, sarà la visibilità delle persone bisessuali. Perché un pride solo per loro? Lo spiega Efrat Tolkowsky, consigliere comunale di Tel Aviv responsabile delle questioni LGBTQ.
“Invisibili anche nella comunità queer”
“Sia in Israele che nel resto del mondo, molte persone bisessuali si sentono invisibili anche all’interno della comunità queer – dice -. Qui, a Tel Aviv, siamo impegnati a celebrare ogni persona LGBTQ e ogni alleato in modo egualitario, perché possiamo tutti essere orgogliosi insieme”.
Per la parata sono attese 200.000 persone nella città considerata una sorta di isola felice del Medio Oriente per le persone LGBT e spesso definita la “capitale gay” dell’area.
Meta del turismo LGBT
La capitale israeliana è anche meta privilegiata per il turismo LGBT che vuole visitare il Medio Oriente e da sempre l’amministrazione locale punta molto sull’ospitalità delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Inoltre, il comune investe molto anche nell’organizzazione dell’annuale Pride che vede, ogni anno, la partecipazione di centinaia di migliaia di persone.
In Israele, non esiste il matrimonio civile, ma solo quello religioso. Le coppie gay e lesbiche non possono sposarsi né unirsi civilmente, ma vengono riconosciuti i matrimoni e le unioni celebrate all’estero.