“Abbiamo subito un grave danno, a livello morale e sul piano concreto. Dopo aver pagato la caparra per avere la casa in affitto, avevamo già lasciato la precedente abitazione. Poi il contratto è saltato perché siamo omosessuali”.
Così, ieri pomeriggio, si è espresso uno dei due 30enni pavesi che si sono visti rifiutare un appartamento in affitto a Cava Manara, vicino a Pavia, dopo che avevano già anticipato una cauzione di 1.200 euro.
Il contratto è saltato: la proprietaria non ha più voluto farli entrare nell’alloggio di sua proprietà dopo aver saputo che si tratta di una coppia gay. “Per fortuna una persona amica ci ha messo a disposizione un’altra casa in un paese alle porte di Pavia. Ma vogliamo che sia fatta giustizia. Nel 2019 non possono più accadere storie del genere” hanno dichiarato all’agenzia Ansa: “Una discriminazione che non possiamo accettare. Insieme al nostro avvocato stiamo valutando la possibilità di avviare un’azione legale per chiedere un risarcimento per il danno subito”.
L’episodio, tra l’altro, è avvenuto proprio quando a Pavia si stava celebrando la quinta edizione del Pride.
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