Dopo Orlando, l’omofobia dilaga sul web: “Denunciamoli tutti!

Dopo la strage di Orlando che ha contato 49 morti e 53 feriti per mano di Omar Mateen, il 29enne entrato dentro il Pulse nella notte tra l’11 e il 12 giugno sparando sulla folla, purtroppo sono arrivate molte segnalazioni di commenti omofobi e violenti. Al contrario di quanto successo in occasione di attacchi simili, moltissimi utenti dei social network, invece di prendere di mira l’attentatore, si sono concentrati sulle vittime, cioè la comunità lgbt. gaylex_orlando1Tra Twitter e Facebook abbiamo letto di tutto, inclusi auspici che lo stesso accada in Italia, l’uso del napalm sui Pride e orrori simili. A scrivere messaggi simili non sono stati solo utenti comuni, ma anche personalità in vista. Lo studio legale GayLex di Bologna ha lanciato una campagna per denunciare chiunque abbia scritto messaggi che incitano all’odio e alla violenza.

“Fino a quando un Taormina, un Adinolfi, una sentinella, si sentiranno liberi di sputare odio su di noi senza per questo essere puniti, chiunque potrà permettersi di insultarci, picchiarci, ucciderci – ha scritto Cathy La Torre, avvocata di Gay Lex insieme a Michele Giarratano, sul proprio profilo Facebook -. Sto studiando vie legali per denunciare tutti questi omofobi sputatori d’odio. Chiunque abbia intercettato frasi del tipo: “dovrebbe accadere anche in italia” o “attenti al Gay Pride in Italia” ci mandi screenshot. Li denunceremo per istigazione a delinquere e minacce. Avanti amici, reagiAMO!”.
Se vi siete imbattuti in messaggi simili, a prescindere che si riferiscano alla stage di Orlando o no, potete mandare gli screenshot a questo indirizzo email: info(at)gaylex.it.

Showing 4 comments
  • Angelica Rosenberg Colorni
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    Chi si costruisce parte civile? Si può evitare che la denuncia parta solo da associazioni gay? Potrebbe quasi sembrare che siano solo loro le vittime di questi insulti. Io non sono gay ma non sono meno offesa o vittimizzata da questi attacchi.

  • Mirko
    Rispondi

    Un articolo scritto su 3 Tweets e 2 post.
    Titolo: Coerenza “Li denunceremo per istigazione a delinquere e minacce. Avanti amici, reagiAMO”

  • Manlio Converti
    Rispondi

    Purtroppo chi è solo eterosessuale non ha motivazioni forti e autodistruttive. Inoltre è provato che sono gli emarginati in generale, di seconda generazione, a diventare terroristi.
    L’omosessualità o meglio la bisessualità non accettata non è l’unico motore di frustrazione dei migranti di seconda generazione, figli di chi ha perso il confronto nel paese di origine scappando, giustamente, invece di affrontare l’impossibile conflitto dove sarebbe stato solo un’altra vittima. Il confronto con un padre sconfitto e un fascismo vincente, attrae chi vive da emarginato in occidente senza alcuna cognizione del dramma della guerra se non le suggestioni eroiche ed erotiche, edipico ed errate, che arrivano dai social dai mass media e da chi fa propaganda fascista.
    Sicuramente tra gli attentatori molti erano gay, tra i più feroci, tra l’altro o meglio bisessuali in conflitto con la propria identità omosessuale. Questa è la realtà. Poi ci sono anche gli studi scientifici con la scala di Kinsey e quelli migliori con i potenziali evocati ai genitali che dimostrano che molte persone sono bisessuali. Alcuni studi dicono la maggioranza delle donne, ad esempio. Quelli che incrociano questi gradi di bisessualità con l’omofobia dimostrano che esiste una correlazione.
    L’identità su sette gradi di Kinsey ci ha insegnato che siamo almeno il 10% forse il 40 se conti bisessuali e pansessuali, termine con cui io intendo chi fa sesso con persone trans. Le categorie sono elementi kantiani che ci permettono di studiare la realtà. Se la realtà non ti piace o la sigla di ciò che sei non ti piace soffri in questi caso di omofobia interiorizzata. Sei a rischio di ansia, depressione, suicidio, abuso di sostanza, aggressività fino al terrorismo, maggiore di chi invece si ama, fa Coming Out e viene al gaypride facendo esplodere solo la propria gioia.
    Inoltre possiamo dire che ogni volta che un politico o un prete, di qualsiasi religione e fede, anche calcistica, fanno affermazioni omofobe e razziste armano con il loro odio irrazionale qualcuno che soffre di omofobia interiorizzata, cioè è emarginato socialmente per l’omofobia, tra chi è migrante di seconda generazione, che compierà una strage di cui loro sono i mandanti!

  • Nicola
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    È meglio ignorarli, lasciarli perdere. Che battaglia vogliamo combattere contro gli imbecilli?
    A parte che non c’è nessuno più omofobo di un gay che non si accetta, tutti i commenti che ci fanno arrabbiare sono scritti da persone di limitati orizzonti, contro i quali l’unica arma efficace è – appunto – l’indifferenza.

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