Morto Pino Pelosi, l’uomo accusato della morte di Pasolini

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Pelosi in carcere

È morto Pino Pelosi, l’uomo ritenuto responsabile dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini e condannato in via definitiva per tale reato. Come si legge su Repubblica, che riporta la notizia, «era cresciuto nel quartiere Setteville di Guidonia. Aveva frequentato la scuola fino alla seconda media, quindi aveva assunto i connotati esistenziali dei “ragazzi di vita” ritratti da Pasolini, consumati dalla strada, dediti alla microcriminalità e alla prostituzione maschile».

La notte del 2 novembre del 1975, Pelosi – allora diciassettenne – fu fermato dalle forze dell’ordine sul lungomare Duilio di Ostia. Guidava l’automobile di Pasolini e l’autore del delitto confessò di aver rubato la sua macchina nel quartiere Tiburtino. Fu incriminato, in un primo momento, di furto. Tuttavia, quando venne trovato il cadavere dello scrittore, la sua posizione si complicò e venne accusato di omicidio. Fu condannato a nove anni, sette mesi e dieci giorni di reclusione per omicidio volontario in concorso con ignoti e atti osceni in luogo pubblico. I presunti complici di Pelosi non sono mai stati identificati.

Dopo avere ottenuto la libertà condizionale nel 1982, fu arrestato diverse volte per rapina e, l’ultima volta per spaccio nel 2005. Era tornato in libertà nel 2009.

Pelosi aveva cinquantanove anni ed era malato di tumore. Si è spento la notte scorsa al Policlinico Gemelli, nella capitale.

 

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