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È morto George Michael: è stato il suo “Last Christmas”

Si è spento, all’età di 53 anni, George Michael. A dare la notizia è stato il suo agente che ha precisato che il cantante “scomparso serenamente nella sua casa” fugando così immediatamente ogni ipotesi di corcostanze sospette. Anche la polizia, secondo quanto riferisce la BBC, ha confermato le circostanze della morte della star.

George Michael in una foto recente

In una nota diffusa alla stampa dal suo agente, la famiglia ha scritto: “È con enorme tristezza che confermiamo che il nostro amao figlio, fratello e amico George è morto in pace nella sua casa nel giorno di Natale. La famiglia chiede che venga rispettata la privacy in questo momento difficile. Non ci saranno altre dichiarazioni in questa fase.”
Nato con il nome di Georgios Kyriacos Panayiotou, ha venduto 100 milioni di dischi. Divenne famoso con il duo Wham! fondato insieme a Andrew Ridgeley e di cui era il cantante. Tra i brani che hanno fatto cantare e ballare intere generazioni ricordiamo Carless Whisper, Last Christmas,  Wake Me Up Before You Go Go, I’m your man. Da solista, dopo lo scioglimento degli Wham! il suo più grande successo è stato Faith and Listen Without Prejudice Vol. 1 che ha venduto milioni di copie.

Fece coming out nel 1998, dopo essere stato arrestato per “condotta immorale” nel bagno pubblico di un parco di Beverly Hills. Ad arrestarlo fu un poliziotto in borghese che sostenne di avere ricevuto proposte sessuali esplicite da parte di George Michael.  Per quell’accusa chiese il patteggiamento e fu condannato ad una multa e a 80 ore di servizi sociali. Poco dopo, in una intervista rilasciata alla CNN dichiarò pubblicamente la sua omosessualità per la prima volta. Fu dopo il coming out che si scoprì che il suo brano Jesus to a child era stato scritto in memoria del suo allora compagno Anselmo Feleppa, morto a seguito di un’emorragia cerebrale causata dall’Aids nel 1993.

All’inizio del mese era stata diffusa la notizia che stava lavorando ad un nuovo album insieme a Naughty Boy.
Nel 2011 era stato costretto ad annullare diverse date di concerti a causa di una polmonite che aveva richiesto il ricovero. Era stato curato in un ospedale di Vienna, mentre gruppi di estremisti cattolici, fuori dall’ospedale, pregavano per la sua morte. In quell’occasione, i medici dichiararono che gli era stata praticata una tracheotomia e che era rimasto incosciente per alcuni giorni.

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