Procede avanti e senza esclusione di colpi la discussione alla Camera sul Mes, sigla per cui si intende il Meccanismo europeo di stabilità. Tale meccanismo, ferocemente contestato dalla Lega, è detto anche “fondo salva-Stati” e nasce come fondo europeo per garantire la stabilità finanziaria dei paesi dell’euro. La Lega lo considera profondamente lesivo della sovranità nazionale. E quindi, durante il dibattito, sono volati insulti anche pesanti nei confronti del governo e del premier Conte. Ma non finisce qui…
Come riporta un articolo del sito di AdnKronos, «in uno degli ultimi interventi nel dibattito, il leghista Dimitri Coin, dopo aver evidenziato l’uso eufemistico del linguaggio nell’ambito del trattato salva Stati da parte dei loro fautori (“debito è una cosa negativa, ristrutturazione invece appare una cosa positiva”), lancia un affondo finale senza troppi giri di parole: “Al mattino, nonostante il Mes, vorrei svegliarmi nel letto con mia moglie e non con un burocrate sodomita”».
Quale sia la relazione tra il Mes, il privato di Dimitri Coin e le sue paure circa il suo concetto di “adeguata” sessualità è un mistero. Di certo, la Lega non perde occasione di proferire parole d’odio contro le minoranze. Questa volta è il turno delle persone Lgbt+, le cui abitudini sessuali e le cui relazioni sono appiattite sul concetto piuttosto medievale di “sodomia”. Ennesima semplificazione di cui si faceva volentieri a meno.
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