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Gpa: sì della Camera al “reato universale”

Come era prevedibile, il ddl Varchi che rende la gestazione per altri (gpa) “reato universale” è stato approvato. Il dibattito in aula è durato tutta la giornata con il voto di emendamenti e ordini del giorno. Bocciati tutti quelli dell’opposizione che puntavano al riconoscimento alla nascita dei figli delle famiglie omogenitoriali o, come nel caso dell’emendamento Magi, alla legalizzazione della gpa solidale e altruistica.

Chi ha votato contro, chi a favore e la “libertà di coscienza”

Hanno votato contro il ddl Varchi il Pd, il M5S e Alleanza Verdi Sinistra. Azione e Italia Viva hanno lasciato ai loro deputati e alle loro deputate “libertà di coscienza”. A favore, tutti i partiti di governo: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Il testo è stato approvato con 166 voti a favore e 109 contrari.

Le parole in aula sulla gpa

“Obbrobrio giuridico”, “bandierina ideologica”, “tentativo di colpire i diritti dei bambini”, “violenza istituzionale” sono solo alcune delle espressioni usate dalle opposizioni per definire la proposta di legge. Dalla maggioranza, invece, dichiarazioni e parole che hanno fatto ripiombare chi ascoltava ai tempi del dibattito sulle unioni civili. “Compravendita” ha risuonato nell’aula di Montecitorio infinite volte insieme a “sfruttamento”, “barbarie”. Interventi che hanno messo in un unico calderone i percorsi di gpa di paesi europei con quelli di paesi in cui i diritti umani e delle donne non hanno alcun peso. Qualcuno ha tirato in ballo perfino l’Iran e le violazioni dei diritti delle donne che si perpetrano in quel paese. Da domani, non ne sentiremo più parlare, probabilmente.

Lo scontro a sinistra: botta e risposta tra Zan e Zanella

Durante il dibattito della mattina su emendamenti e ordini del giorno, si è consumato uno scontro tutto a sinistra. Protagonisti del botta e risposta Alessandro Zan (PD) e Luana Zanella (Alleanza Verdi Sinistra, in quota Verdi). Zanella, capogrupop di AVS, è infatti intervenuta per dire che avrebbe votato contro l’emendamento di Riccardo Magi di +Europa (che introduceva la gpa solidaristica). “Non voglio essere strumentalizzata ma la maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri”, ha dichiarato la deputata parlando “da nonna e mamma”.

Zanella: “Gpa solidale, grande mistificazione”

Secondo Zanella “Con il contratto proposto la donna rinuncia al proprio corpo” e la gpa solidale e altruistica “è una grande mistificazione, perché attorno alla cosiddetta generosità di una donna che presta se stessa per una gravidanza, c’è profitto da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le agenzie che anche a livello europeo agiscono in un vero e proprio settore produttivo, in cui la donna viene sfruttata per la sua capacità produttiva”. “Questa proposta (quella di Magi, ndr) delinea un concetto di maternità che non ha nulla a che vedere con la maternità che si è affermata nel corso dei millenni”.

Gli applausi della destra e l’attacco di Zan

Un intervento che è valso a Zanella gli applausi scroscianti delle destre di maggioranza e l’endorsement di Pro Vita. Alla deputata ha risposto Alessandro Zan che ha definito “reazionario” il discorso di Zanella. “Stiamo parlando di persone di bambini e di famiglie che non meritano questo sciacallaggio quotidiano. Chiedo un linguaggio rispettoso alla vita di queste persone” ha detto Zan.

Sinistra italiana con +Europa a favore della gpa solidale

Poco dopo è stata Elisabetta Piccolotti, deputata di AVS e dirigente di Sinistra Italiana a ribadire che i deputati del suo partito avrebbero votato a favore dell’emendamento Magi. La proposta di +Europa è stato bocciato con 191 voti contrari, 44 astenuti e 9 voti a favore. Tra gli astenuti, i deputati e le deputate di M5S e Pd, eccezion fatta per l’ex ministra De Micheli (PD) che ha votato contro in dissenso al gruppo.

Zanella ha anche presentato una sua proposta, sottoscritto dalla deputata Montaruli di FdI, di “divieto globale dell’utero in affitto”. L’odg ha ricevuto il parere favorevole del governo ed è stato approvato.

Braga (Pd): “Un’arma contro le famiglie”

“Siamo davanti ad una legge manifesto che nasconde la sua inapplicabilità e che si scontrerà con la realtà. Dietro questa legge impresentabile si nasconde il desiderio di imporre al Paese una visione ideologica: volete rimettere in discussione i diritti dei figli nati da coppie omogenitoriali. La vostra legge è un’arma contro tutte le famiglie omogenitoriali – ha dichiarato la capogruppo del Pd, Chiara Braga -. Bisognerebbe dare certezza ai bambini a prescindere dai genitori e bisogna rimettere mano alla legge sulle adozioni: su questo saremmo pronti a collaborare”.

Cirinnà (Pd): “Appello alle coppie etero”

“Un orrore giuridico che criminalizza intere famiglie e, soprattutto dei bambini e delle bambine che non sarebbero mai venute al mondo. Ora è il momento di una risposta ferma e decisa, non solo delle famiglie arcobaleno e della comunità LGBTQIA+, vero obiettivo di questa legge ignobile” ha commentato l’ex senatrice del Pd e madrina delle unioni civili, Monica Cirinnà. Cirinnà si rivolge alle coppie etero che rappresentano oltre il 90% di chi ricorre alla gpa. “Questa legge colpisce voi in primis – sottolinea -. E mi rivolgo alle donne che non possono portare avanti una gravidanza, a tutte le coppie a cui vogliono impedire di creare una famiglia perfino in quei paesi dove leggi avanzate e solidaristiche lo consentono. E’ stato detto ieri, nella piazza del Pantheon: regolamentare la GPA è l’unico modo sensato per evitare sfruttamenti, zone grigie, violazioni di diritti delle donne e dei minori”.

“Disobbedienza civile”

“Organizziamo forme di disobbedienza civile e di obiezione di coscienza contro questo scempio – conclude Cirinnà – Ribelliamoci tutte e tutti. Perché oggi pensano di colpire solo alcuni, ma domani colpiranno altri e poi altri e altri ancora. Difendiamo la libertà di scelta, l’autodeterminazione delle donne, i bambini e le bambine indipendentemente dal modo in cui sono nati e dai genitori che hanno”.

Ascari (M5S): “Folle guerra ideologica”

“La maggioranza vuole consapevolmente colpire le famiglie arcobaleno e i loro figli, vogliono renderli invisibili – ha dichiarato in Aula la deputata del M5S Stefania Ascari-. Fermatevi! Queste famiglie esistono, prendetene atto e smettetela con questa folle guerra ideologica che avete messo in atto. A pagare il prezzo della vostra propaganda sono le bambine e i bambini, che dovranno essere considerati figli di un reato”.

Adesso la legge passa al Senato per la seconda lettura e l’approvazione definitiva.

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