Il Tribunale di Parma ha bocciato i ricorsi presentati dalla Procura di Parma e da una coppia lesbica di Fidenza che si erano rivolti ai giudici per dirimere la questione del riconoscimento dei figli di coppie lesbiche.
La Procura aveva impugnato la decisione del sindaco Federico Pizzarotti di iscrivere all’anagrafe quattro figli parmigiani di tre coppie di donne mentre a Fidenza il ricorso era stato di una coppia di donne che aveva ricevuto il no dell’ufficiale di stato civile. Ma il tribunale, come racconta la Gazzetta di Parma, ha “sospeso” il giudizio dichiarando inammissibili i ricorsi, sostenendo che per dirimere la questione sul riconoscimento dei bambini, le parti avrebbero dovuto procedere con una causa vera e propria in modo da poter accertare lo ‘status’ delle donne rispetto ai piccoli.
Si tratta infatti di coppie che si erano rivolte a centri esteri, affinché una delle due donne potesse seguire il percorso della fecondazione. In altri termini, siccome al centro dei ricorsi, secondo il tribunale, c’è il rapporto di filiazione sussistente o meno tra i bambini e la donna della coppia che vuole aggiungere anche il proprio cognome al nome del piccolo, “solo un giudizio che accerti quell’aspetto potrebbe dirimere la questione”. E sul provvedimento delle tre coppie parmigiane che per il momento mantengono il doppio cognome sui figli la Procura di Parma ha già fatto sapere di essere pronta a presentare ricorso in Appello.
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