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Nave Diciotti, Gay Lex: “Denunciamo tutti Salvini per sequestro di persona”

Un esposto per sequestro di persona contro il ministro Salvini che impedisce ai migranti attualmente a bordo della nave Diciotti, nave della capitaneria di porto italiana e non di una ONG, di sbarcare a Catania. E’ l’iniziativa di Gay Lex che ha diffuso un fac simile che chiunque può compilare e inviare, via PEC, alla Procura di Catania.

“Contro ogni regola e umanità”

“E’ intollerabile restare immobili mentre 150 persone sono trattenute su una nave militare, contro la loro volontà, per il diktat di Salvini – si legge in una nota degli avvocati di Gay Lex-. Un ministro che come un Duce impone le sue scelte al di sopra di ogni norma, regola, convenzione, umanità”. L’invito è a scaricare il modulo (cliccate qui), compilarlo con i propri dati personali e inviarlo con raccomandata a Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania- Piazza Verga 15 – 95129 Catania. L’esposto può essere inviato anche via pec a:
prot.procura.catania@giustiziacert.it.
“Attiviamoci, ribelliamoci, organizziamoci e facciamolo con la concretezza di chi chiede il rispetto dei principali diritti umani con ogni mezzo pacifico possibile” concludono Cathy La Torre, Michele Giarratano e Fabio Nacchio.

La vicenda della Diciotti

Com’è noto, da sette giorni la Diciotti è attraccata al porto di Catania con il divieto, imposto da Salvini, di far scendere i migranti salvati dalla nostra capitaneria di porto in mezzo al Mediterraneo. Solo ieri in tarda serata, dopo che si era diffusa la notizia di un’indagine aperta dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, il ministro dell’Interno ha disposto che scendessero il 27 minori presenti sulla nave. Una esplicita richiesta del procuratore. Rimangono a bordo circa 150 persone.

L’ispezione del procuratore: “Situazione devastante”

Ieri il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio aveva ispezionato la nave riscontrando problemi anche gravi di carattere sanitario tra cui molti casi di scabbia. “Ho constatato che sono quasi tutti affetti da scabbia – ha dichiarato Patronaggio -. Una realtà devastante, a cominciare dai cattivi odori che ti restano addosso. Mi ha accompagnato un appuntato che non era mai stato a contatto con questa realtà. Sconvolto. ‘Dottore dal vivo cambia tutto, non è come si legge sui giornali…’. Ha ragione”.

Le proteste

Salvini rimane irremovibile: nessun altro scenderà dalla nave fin quando altri paesi europei non dichiareranno la disponibilità ad accoglierli. Una posizione criticata anche dal Garante dei detenuti secondo cui i 150 migranti sono “privati di fatto della libertà senza alcuna base legale e tutela giudiziaria”.
Ieri sera, circa un migliaio di persone si sono ritrovate sul molo davanti alla Diciotti per manifestare solidarietà alle persone a bordo. Tutti portavano in mano un’arancina come simbolo di accoglienza.

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