Alcuni la considerano una “fortuna”, altri una “scusa”; in realtà la bisessualità è un orientamento sessuale al pari dell’eterosessualità e dell’omosessualità, che investe entrambi i sessi maschile e femminile, ma ad oggi è un concetto ancora intriso di stereotipi e pregiudizi che generano confusione. Infatti, secondo la scala Kinsey (1948), che propone un continuum su sei livelli dell’attrazione erotico-sessuale dell’individuo, la bisessualità corrisponde al punto 3, ponendosi esattamente a metà tra le due esclusività eterosessuale ed omosessuale. In una società eterosessista che fa dell’eterosessualità la “norma” e dell’omosessualità la controparte “deviata”, la bisessualità sembra quasi non esistere proprio perché evade dalle etichette.
Oltre agli stereotipi già citati, il bisessuale forse vive nella facile associazione tra bisessualità ed instabilità il pregiudizio più pesante e carico di sentimenti negativi sulla propria vita relazionale ed affettiva. Poiché possiede un’ambivalenza attrattiva verso entrambi i sessi, la persona bisessuale non susciterà sufficiente fiducia perché ci si possa impegnare con essa in una relazione sentimentale stabile, soprattutto perché si pensa erroneamente che il bisessuale non sarà mai in grado di soddisfare interamente i suoi bisogni. Si è portati inoltre a pensare che se i bisessuali fossero impegnati in una relazione, potrebbero da un giorno all’altro essere tentati di andare a guardare altrove, seppure questo non voglia assolutamente significare che debbano essere considerati più infedeli o instabili rispetto a chi ha una preferenza sessuale univoca. La fedeltà, infatti, è una scelta di vita che non ha nulla a che vedere con l’orientamento.
Concludendo, il concetto di bisessualità è ampio, inclusivo e talvolta mal definito. Ciò di cui non si è certi è se le fantasie e i comportamenti riguardino un unico continuum tra eterosessualità e omosessualità oppure un livello differente (Lingiardi, 2007). Dunque abbattere gli stereotipi e i pregiudizi riguardo tale orientamento è necessario affinché si possano fronteggiare da una parte quegli atteggiamenti ostili, tipici della bifobia, presenti anche all’interno della stessa comunità LGBT nei confronti di individui bisessuali; ma dall’altra soprattutto per riconoscere e rispettare la possibilità e la capacità del bisessuale di costruire relazioni stabili e durature, qualora lo desiderino, contrariamente all’idea comune che essi vivano relazioni con uomini e con donne contemporaneamente.
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