Umbria, emendamento “salva-omofobi”: Omphalos incontra Renzi e gli consegna una lettera. Ecco il testo

Come anticipato, oggi pomeriggio il segretario e il presidente dell’associazione Omphalos di Perugia hanno incontrato Matteo Renzi, in visita nel capoluogo umbro, per esporgli il caso della legge contro l’omotransfobia e dell’emendamento “salva-omofobi” che rischia di affossarla dopo dieci anni di iter.

“Gli abbiamo chiesto se il partito che ha in mente intende tutelare le vittime di discriminazione – ha dichiarato Stefano Bucaioni a margine dell’incontro -, oppure essere promotore di proposte e atteggiamenti ostili, come quelle del consigliere Smacchi, che cercano di trasformare provvedimenti contro la discriminazione in zone franche per il pensiero discriminatorio“.

omphalos_renzi1Renzi già a conoscenza della vicenda

Secondo quanto riferito da Omphalos, Renzi era già stato messo a conoscenza della vicenda da alcuni parlamentari umbri e della stessa presidente della Regione Catiuscia Marini. Alla fine del breve colloquio,  l’ex segretario del Pd ha assicurato che si sarebbe attivato per venire incontro alle richieste dell’associazione.

Gaypost.it è in grado di proporvi il testo integrale della lettera consegnata da Ermenegildi e Bucaioni all’ex presidente del Consiglio, impegnato nella campagna per le primarie.

Il testo della lettera

Perugia, 26 marzo 2017

Caro Matteo,
la legge regionale contro l’omofobia e la transfobia è attesa da dieci anni dalle cittadine e dai cittadini dell’Umbria. Il PD nelle elezioni del 2015 si è impegnato nel programma elettorale, nero su bianco, ad approvarla rapidamente. Dopo tanti compromessi e resistenze interne al PD stesso, la legge arriverà
finalmente in discussione in aula martedì prossimo con un testo votato in commissione e condiviso dalla maggioranza di governo.

Un testo peggiore di quello che ha affossato la legge nazionale

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Il consigliere Smacchi

A poche ore dal voto però il consigliere Andrea Smacchi, aderente alla tua mozione congressuale, presenta un emendamento che svuota completamente di senso la legge, ricalcando, addirittura con un testo peggiore, l’emendamento Verini/Gitti che nel 2013 ha affossato definitivamente il DDL Scalfarotto sull’omofobia. Il consigliere Smacchi con un comunicato stampa afferma che la legge affronta “tematiche e sensibilità tutte degne di rispetto, anche quelle antagoniste”: con il suo emendamento vuole tutelare chi avversa misure preventive dell’omotransfobia sotto la falsa maschera della libertà di pensiero, e questo è ancor più grave e sconcertante visto che la legge regionale non ha competenze penali, ma si occupa unicamente di supportare le vittime e le persone a rischio di discriminazione e violenza.

Uno schiaffo alla comunità LGBT

Prima ancora che i valori contenuti nella tua mozione, questo atto, grave ed abnorme, sia nel merito che nel metodo, mina alla base i valori fondanti stessi del PD: in una legge che si occupa di supporto alle vittime di omotransfobia ci si preoccupa di tutelare, ritenendola di pari dignità, la “parte antagonista”. Si tratta di un pesante schiaffo verso tutta la comunità LGBT che riceve un ulteriore insulto dopo dieci anni di attese.

Un precedente gravissimo

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Stefano Bucaioni a confronto con la presidente del consiglio regionale Porzi

Martedì l’attenzione di tutta la comunità LGBT e non solo sarà puntata sul Consiglio Regionale dell’Umbria in attesa di un segnale che riporti al centro dell’agenda politica nazionale il tema dei diritti civili e del contrasto alle discriminazioni. In questa fase congressuale il Partito Democratico traccia il
percorso dei prossimi anni e questo emendamento rischia di essere un precedente gravissimo dalle conseguenze pericolose. La comunità del partito democratico non può accettare posizioni che rischiano di far arretrare l’intero partito in tema di diritti e di farlo cadere in una profonda ambiguità di valori.

Chiesto il ritiro dell’emendamento

Sulla dignità delle persone LGBT e sulla pelle delle vittime di omotransfobia non permetteremo che si consumi un vile e meschino atto che ha il sapore di una resa dei conti tutta interna agli equilibri della maggioranza: chiediamo il ritiro immediato dell’emendamento e l’approvazione del testo di legge così come è, già frutto di accordi di maggioranza condivisi nel lungo iter di discussione della legge.
Si resta in attesa di un gentile riscontro.

Cordiali Saluti.
Il Consiglio Direttivo di Omphalos LGBTI

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