Per la prima volta i tecnici del Comune di Roma hanno «portato a termine la pratica di trascrizione integrale di un atto di nascita canadese di una bambina che indicava due padri sin dalla nascita». A dichiararlo è l’avvocato Alexander Schuster, in un comunicato stampa. Si tratta di «una trascrizione completa e “spontanea”», vale a dire senza l’intervento dell’autorità giudiziaria.
«Dopo alcuni mesi di confronto con gli uffici comunali e grazie alla sensibilità di tecnici dello stato civile che hanno ponderato tutti gli argomenti pro e contro» dichiara ancora Schuster, «senza intervento di alcun giudice l’esito è stato la piena trascrizione ed efficacia in Italia dell’atto di nascita canadese, realizzata il 6 aprile e conclusasi nei giorni scorsi con gli ultimi adempimenti anagrafici». Un decisivo passo avanti, insomma, per i diritti dei genitori arcobaleno.
Si dichiara molto soddisfatta Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno, che rilancia l’azione della sua associazione: «Da tempo abbiamo aperto una interlocuzione politica e tecnica con i sindaci e i loro uffici per ottenere il riconoscimento della doppia genitorialità per tutti i nostri figli e le nostre figlie» dichiara l’attivista, «sia quelli nati all’estero che quelli nati in Italia. Il nostro obiettivo è arrivare a una uniformità di trattamento in tutto il Paese, che oggi non c’è».
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