Era passato alle cronache come il sindaco dell’apartheid. Giuseppe Cuomo aveva negato un’unione civile in una delle sedi di proprietà del Comune di Sorrento “per non offendere la sensibilità religiosa dei francescani”. Questa mattina ha incontrato una delegazione dell’associazione “Pride Vesuvio Rainbow” e del collettivo LGBT+ “Buonvento tra le costiere”.
Come si legge in una nota stampa l’incontro sarebbe avvenuto “per valutare tutte le possibili forme di collaborazione per la manifestazione”.
“Dopo lo spiacevole episodio di Beto e Vincenzo, cui fu negata la possibilità di celebrare la loro Unione civile in uno spazio pubblico, sembrerebbe esserci un significativo cambio di marcia da parte del Primo cittadino di Sorrento” hanno affermato le due associazioni Lgbt+.
“Il Sindaco ha infatti espresso la sua massima disponibilità a collaborare per la buona riuscita dell’evento, di fatto riconoscendo, a netto dei percorsi formali, il Patrocinio morale e il supporto tecnico-logistico al Pride del prossimo 14 settembre”.
Così, dopo un inizio non facile si apre uno spiraglio di dialogo istituzionale tra gli organizzatori del Sorrento Pride e le Istituzioni del territorio.
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