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Da Budapest a Catania, l’attivista Jojó Majercsik ospite d’onore del pride

Da Budapest a Catania, la marcia dell’orgoglio arcobaleno si ingrandisce e crea legami di solidarietà. «Il pride etneo» come si apprende dalla stampa locale «giunto al traguardo storico dei 25 anni dal primo corteo, ha un ospite d’onore speciale: Jojó Majercsik, attivista queer, curatrice e portavoce del Budapest Pride».

Non più semplici figure dello star system, insomma. Ma militanti, voci politiche e testimonianze dirette di cosa significhi la lotta queer. È questa la direzione presa già dallo scorso anno, in seno all’orgoglio catanese. Quando a parlare dal pubblico c’è stato Mariano Gallo, in arte Priscilla, che ha voluto essere ribattezzato come “zia” del pride. E con la scelta di Jojó Majercsik, quella direzione trova la sua conferma.

Non più madrine, ma militanti al pride

«Non la classica “madrina”» si apprende ancora, «ma una militante che porta la sua testimonianza in un momento storico in cui la comunità Lgbtqia+ è sotto attacco. Nella capitale ungherese soprattutto, dove il premier Orban ha messo fuori legge la marcia dell’orgoglio». Marcia che si terrà, tra molte incertezze, proprio a Budapest il 28 giugno prossimo. Tra le minacce del governo di estrema destra e l’avallo del sindaco, che lo ha inserito tra le iniziative del Comune, per conferire ufficialità alla manifestazione.

La solidarietà dal movimento Lgbtqia+ italiano

Jojó Majercsik, nell’annuncio ufficiale del Catania Pride

Per tale ragione, è previsto anche un numero importante di militanti del nostro Paese e figure politiche del mondo della sinistra. Le quali si recheranno a Budapest per portare vicinanza e solidarietà alla manifestazione. Come ad esempio Elly Schlein, Alessandro Zan e Alessandra Maiorino, per le figure istituzionali. E ci saranno anche una delegazione del Torino Pride e del Roma Pride, tra le altre presenze, che daranno corpo alla delegazione italiana. Al cui interno, ancora, troveremo attivisti/e come Alessandro Battaglia (da Torino) Donatella Siringo (presidente di Agedo, da Genova) Luca Paladini insieme al compagno Luca Caputa (da Milano), Christian Cristalli del Gruppo Trans di Arcigay e Cathy La Torre (da Bologna), Mario Colamarino, Cristina Leo e Rosario Coco (da Roma) e molti altri nomi ancora. Dal mondo della politica e delle istituzioni, ricordiamo la segretaria del Pd Elly Schlein e Alessandro Zan, Cecilia Strada (parlamentari UE).

Il carattere internazionale del Catania Pride 2025

Tornando la Catania Pride, la presenza di Jojó Majercsik conferma il carattere internazionale dell’edizione 2025. Che quest’anno ha già avuto ospiti internazionali: l’inglese Ray Goodspeed del movimento Gay and Lesbian support miners, che ha ispirato per altro il film Pride di Matthew Warchus. O Sara Garbagnoli, studiosa femminista che opera a Parigi e che con Deborah Ardilli ha curato un panel sulla figura di Monique Wittig. Inoltre, il pride etneo ha supportato la Freedom Flotilla durante la sua sosta in città, donando la propria maglietta ufficiale a Greta Thunberg

«E adesso» dichiara infine il comitato organizzatore a ridosso della settimana del Pride Village – che si terrà al cortile della Cgil in via Crociferi dal 30 giugno al 4 luglio, il movimento Lgbtqia+ etneo rivolge la propria «solidarietà, amicizia, sorellanza al Pride di Budapest» a cui destinerà una parte della raccolta fondi lanciata per l’edizione del 2025. 

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