Pescara, ragazzi gay aggrediti per strada: prima gli insulti, poi le botte

Botte, insulti, una mascella rotta. Mentre si attende l’arrivo in Commissione giustizia della Camera del testo unificato contro l’omotransfobia, la cronaca continua a restituirci storie di violenza.
L’ultima arriva da Pescara dove una coppia di ragazzi sono stati aggrediti nella notte tra giovedì e venerdì.
Come riporta “il Centro”, l’aggressione è avvenuta 45 minuti dopo la mezzanotte di giovedì.

Dagli insulti alle botte

Un gruppo di 6 ragazzi e 1 ragazza hanno prima insultato e poi aggredito un ragazzo gay di 25 anni. Luca, nome di fantasia, era mano nella mano con il suo ragazzo lungo e camminava sul lungomare difronte ai giardinetti di piazza Primo Maggio.
Prima sono partiti gli insulti omofobi da cui è nato un diverbio. Poi il branco è passato ai pugni. Luca ha avuto la peggio ed ha dovuto recarsi al pronto soccorso dov’è stato curato per la frattura alla mascella.

“Mi fanno pena, non li perdono”

«Non perdono i miei aggressori, mi fanno solo tanta pena» ha dichiarato il ragazzo al quotidiano.
La notizia emerge nei giorni in cui si ricordano i Moti di Stonewall che diedero vita al movimento lgbt+ mondiale e nei giorni in cui in diverse città, Pescara inclusa, si svolgono eventi in sostituzione delle tradizionali parate dei Pride, rimandate a causa del coronavirus.

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