In occasione della Giornata mondiale contro l’​AIDS​, il Circolo Tralaltro Arcigay Padova insieme alle Commissioni per le Pari Opportunità di Rovigo e Feltre hanno prodotto un cortometraggio «in grado di emozionare, educare e sensibilizzare chiunque lo veda» sulla vita delle persone con HIV, come recita il documento di presentazione che accompagna il filmato. Il video, il cui titolo è Non riVeLabili – con evidente gioco di parole – è diretto dal regista Diego De Francesco e da Mirco Costacurta, membro dell’associazione e dottorando in Scienze sociali dell’Università di Padova. Ad dar corpo alle quattro storie presentate, invece, è il giovane attore padovano Gianluca Paradiso.
Costacura: “Cosa significa vivere oggi con l’Hiv”
L’idea nasce dall’impegno militante del giovane attivista, Costacurta, che dichiara: «Mi sono chiesto come fosse possibile che ancora oggi si viva la paura di questo virus, malgrado le terapie e le forme di prevenzione lo rendano quasi ridicolo in confronto a malattie croniche tipiche della società del benessere che stiamo vivendo». Fornendoci anche la risposta: «Ho scoperto che dal contesto medico alla prevenzione nelle scuole non siamo ancora riusciti a superare le paure del passato, per questo ho pensato che fosse importante raccontare cosa significasse sopravvivere con HIV negli anni ‘90 e cosa vuol dire oggi vivere con questo virus».
Una fiaba dantesca verso la voglia di vivere
![](https://www.gaypost.it/wp-content/uploads/2020/11/non-rivelabili-capo-corto-2020.00_09_02_07.immagine006.png)
Gianluca Paradiso
Il filmato si articola in quattro storie, raccolte da Costacurta in una sua ricerca composta da venti interviste. L’attivista ne ha poi selezionato e messo in scena alcune, in un percorso che si rivela «una fiaba dantesca, il cammino di quattro differenti voci che fanno parte di uno stesso coro e che dagli oscuri abissi della storia, in cui prevalgono la vergogna, la paura e la disperazione, ci accompagnano verso l’orgoglio, la voglia di vivere e la serenità , alla luce del sole dei giorni nostri».
Galdiolo: “L’hiv ha segnato la storia della nostra comunità ”
E ricorda ancora Mattia Galdiolo presidente di Tralaltro: «A lungo la fobia per HIV ha accompagnato i maschi omosessuali, le persone trans e i loro partner, vittime dello stigma collegato all’omobitransfobia e anche spesso a quello di malati altamente contagiosi, pericolosi, da evitare» ​. E puntualizza: «L’AIDS ha segnato la storia della nostra comunità , ha decimato una generazione di uomini gay e di persone trans» creando stigma a danno della nostra comunità . «È necessario» quindi «partire da una corretta e ampia informazione, scevra da paure e pregiudizi e che sappia andare oltre gli inutili moralismi che spesso accompagnano le informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale».
Il video
Un filmato che è, insieme, il punto di incontro di una narrazione di profonda umanità e di resilienza e, al tempo stesso, di lotta politica e di militanza. Ma non aggiungiamo altro e vi lasciamo alla visione del video.