Non riVeLabili: le storie di quattro personaggi che vivono con HIV

In occasione della Giornata mondiale contro l’​AIDS​, il Circolo Tralaltro Arcigay Padova insieme alle Commissioni per le Pari Opportunità di Rovigo e Feltre hanno prodotto un cortometraggio «in grado di emozionare, educare e sensibilizzare chiunque lo veda» sulla vita delle persone con HIV, come recita il documento di presentazione che accompagna il filmato. Il video, il cui titolo è Non riVeLabili – con evidente gioco di parole – è diretto dal regista Diego De Francesco e da Mirco Costacurta, membro dell’associazione e dottorando in Scienze sociali dell’Università di Padova. Ad dar corpo alle quattro storie presentate, invece, è il giovane attore padovano Gianluca Paradiso.

Costacura: “Cosa significa vivere oggi con l’Hiv”

L’idea nasce dall’impegno militante del giovane attivista, Costacurta, che dichiara: «Mi sono chiesto come fosse possibile che ancora oggi si viva la paura di questo virus, malgrado le terapie e le forme di prevenzione lo rendano quasi ridicolo in confronto a malattie croniche tipiche della società del benessere che stiamo vivendo». Fornendoci anche la risposta: «Ho scoperto che dal contesto medico alla prevenzione nelle scuole non siamo ancora riusciti a superare le paure del passato, per questo ho pensato che fosse importante raccontare cosa significasse sopravvivere con HIV negli anni ‘90 e cosa vuol dire oggi vivere con questo virus».

Una fiaba dantesca verso la voglia di vivere

Gianluca Paradiso

Il filmato si articola in quattro storie, raccolte da Costacurta in una sua ricerca composta da venti interviste. L’attivista ne ha poi selezionato e messo in scena alcune, in un percorso che si rivela «una fiaba dantesca, il cammino di quattro differenti voci che fanno parte di uno stesso coro e che dagli oscuri abissi della storia, in cui prevalgono la vergogna, la paura e la disperazione, ci accompagnano verso l’orgoglio, la voglia di vivere e la serenità, alla luce del sole dei giorni nostri».

Galdiolo: “L’hiv ha segnato la storia della nostra comunità”

E ricorda ancora Mattia Galdiolo presidente di Tralaltro: «A lungo la fobia per HIV ha accompagnato i maschi omosessuali, le persone trans e i loro partner, vittime dello stigma collegato all’omobitransfobia e anche spesso a quello di malati altamente contagiosi, pericolosi, da evitare» ​. E puntualizza: «L’AIDS ha segnato la storia della nostra comunità, ha decimato una generazione di uomini gay e di persone trans» creando stigma a danno della nostra comunità. «È necessario» quindi «partire da una corretta e ampia informazione, scevra da paure e pregiudizi e che sappia andare oltre gli inutili moralismi che spesso accompagnano le informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale».

Il video

Un filmato che è, insieme, il punto di incontro di una narrazione di profonda umanità e di resilienza e, al tempo stesso, di lotta politica e di militanza. Ma non aggiungiamo altro e vi lasciamo alla visione del video.

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