Bologna, Merola intitolerà una strada a Marcella Di Folco, storica attivista transgender

«Ce l’abbiamo fatta. È un pezzo di storia quello che sta per essere scritto. E lo stiamo scrivendo insieme. Bologna sarà la prima città ad avere un’intera via intestata a una persona trans: l’immensa, favolosa e indimenticabile Marcella Di Folco». Esordisce così, in un suo stato su Facebook, l’avvocata e attivista Cathy La Torre, che annuncia la decisione da parte del comune di inserire nella toponomastica stradale il nome della nota attivista.

Cathy La Torre: “Merola ha confermato: la via si farà”

«Otto anni fa» continua La Torre «il Consiglio comunale di Bologna, lo stesso in cui Marcella Di Folco sedette diventando la prima persona trans al mondo a ricoprire una carica elettiva, accolse l’ordine del giorno che presentai assieme a Sergio Lo Giudice». Quell’ordine del giorno «chiedeva di intitolare una via a Marcella una volta trascorsi – come da regolamento – dieci anni dalla sua scomparsa». Marcella Di Folco è scomparsa il 7 settembre del 2010. «Ieri, con una lettera appello, ho ricordato al sindaco Virginio Merola quell’impegno preso nel 2012» scrive ancora La Torre. Le cui parole sono andate a segno: «Questa mattina, rispondendo a quelle mie poche righe, il primo cittadino ha confermato che sì, quella via si farà.

La soddisfazione di Sergio Lo Giudice

Marcella Di Folco ad un pride

«Una gran bella notizia» commenta Sergio Lo Giudice, sempre su Facebook, «per la memoria di Marcella che se l’è meritato con le sue battaglie e per la comunità Lgbt+ a cui viene riconosciuto l’importante ruolo sociale di promozione dei diritti civili di tutt*. Ma lo è soprattutto per la comunità bolognese, che ancora una volta, 764 anni dopo quel Liber Paradisus che abolì la schiavitù in città, si colloca all’avanguardia nella difesa e nella promozione delle libertà individuali e della pluralità delle relazioni sociali. Si conferma sempre bello sentirsi parte di questa città».

Il convegno del MIT per Marcella di Folco

Marcella Di Folco è stata una persona molto attiva nel mondo Lgbt+: fu consigliera comunale, eletta nella lista dei Verdi. Ha lavorato come attore, prima della transizione, con registi e attori del calibro di Federico Fellini, Dino Risi, Alberto Sordi e molti altri. La sua vita è stata recentemente raccontata nel libro di Bianca Berlinguer, Storia di Marcella che fu Marcello, pubblicato nel 2019. In occasione del decennale della sua scomparsa, il MIT – di cui è stata presidente – ha previsto proprio per il 7 settembre il tributo Marcella, dieci anni dopo Marcella. Ricordi e riflessioni nella memoria del movimento, alla Cappella Farnese e coordinato da Porpora Marcasciano.

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