News

Legge Zan, domani si torna in aula: la maggioranza presenta 7 emendamenti

La maggioranza presenterà sette emendamenti alla legge Zan che ritorna in aula domani pomeriggio. “I gruppi di maggioranza nelle commissioni competenti, cioè Giustizia e Affari sociali, presenteranno 7 emendamenti al testo sull’omofobia all’esame della Aula della Camera”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni (M5S). “E’ stato deciso stamattina con l’intento di ‘limare’ e perfezionare il provvedimento – ha aggiunto -, chiarirne la piena legittimità costituzionale così che tutte le forze che compongono la maggioranza lo sostengano con convinzione fino al voto finale”.

Pronti a dare battaglia

“Siamo pronti a dare battaglia in Aula per difendere i valori di civiltà nei quali crediamo fortemente”, ha aggiunto Perantoni.
A scendere più nel dettaglio di questi emendamenti è il relatore della legge, Alessandro Zan (Pd) che parla di testi pensati per “mantenere pienamente efficace tutto l’impianto del provvedimento approvato in commissione Giustizia”. “Anche in questo passaggio – spiega Zan -, come nei precedenti, abbiamo lavorato in un clima di armonia, tenendo ben presente l’obiettivo della proposta di legge: il contrasto alle discriminazioni, all’odio e alle violenze”.

Nella legge Zan, incluse le disabilità

“Per questo, anzitutto, con le colleghe e i colleghi della maggioranza abbiamo deciso di accogliere la richiesta proveniente da molte associazioni di persone con disabilità di estendere le previsioni degli articoli 604 bis e ter del codice penale anche ai delitti commessi per ragioni legate alla disabilità della vittima – spiega -. Abbiamo presentato emendamenti a prima firma Lisa Noja. Inoltre, abbiamo recepito gli input della commissione Affari Costituzionali e quelli del Comitato per la Legislazione”.

Le definizioni di sesso, genere, orientamento e identità

“Entrambi – sottolinea – chiedevano di definire in modo più rigoroso le nozioni utilizzate (sesso, genere, identità di genere, orientamento sessuale)”. Una questione risolta da un  emendamento premissivo. “La commissione Affari Costituzionali aveva poi richiesto una riscrittura dell’articolo 3 che lo rendesse ancora più chiaro – conclude il deputato dem -. Ciò è stato risolto con un emendamento interpretativo che ribadisce esplicitamente che la punibilità scatta quando vi sia ‘il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti'”.

Prima le eccezioni di costituzionalità

I primi due voti, domani all’apertura della discussione, saranno sulle eccezioni di costituzionalità presentate da Lega e Fratelli d’Italia. Se le eccezioni dovessero essere approvate, non si procederebbe con la discussione.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Il partito di Giorgia Meloni condannato per i manifesti contro la gestazione per altri

E' durata sette anni la battaglia in Tribunale contro il partito della premier Giorgia Meloni.…

9 Giugno 2023

Roma Pride: il 10 giugno in piazza al grido di “Queeresistenza”

"Non abbiamo mai smesso di lottare contro le discriminazioni, perfino istituzionalizzate, nei confronti di tutta…

31 Maggio 2023

Umbria Pride, il mese di giugno all’insegna dell’arcobaleno

In attesa del Pride Month, le associazioni Lgbt+ del territorio umbro entrano nel vivo con…

31 Maggio 2023

Il 19 giugno arriva alla Camera la legge per rendere la gestazione per altri “reato universale”

La conferenza dei capigruppo ha fissato per il prossimo 19 giugno alla Camera l'inizio della…

30 Maggio 2023

Crocini (FA): “Sulle famiglie omogenitoriali il Governo mente: serve una nuova resistenza”

E' di ieri la notizia, data da Gaypost.it, del caso di un padre intenzionale a…

30 Maggio 2023

Muore il padre biologico: il Tribunale impone la trascrizione dell’atto di nascita con i due papà

Il Tribunale di Milano ha imposto la trascrizione di un atto di nascita con due…

29 Maggio 2023