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Lo “spazio sociale” al Giacinto Festival di Noto

Torna il Giacinto Festival – Nature Lgbt, l’ormai tradizionale appuntamento della val di Noto di informazione e di approfondimento, giunto alla sua nona edizione, diretto dall’attore e attivista Luigi Tabita. Il tema di quest’anno è lo “spazio sociale”.

Lo spazio sociale dei diritti

Luigi Tabita

«I nostri corpi, i nostri generi e le nostre sessualità determinano immaginari e saperi che impregnano la produzione spaziale» ha dichiarato Tabita, motivando la scelta del tema. «Ho pensato che in un momento storico così critico per i diritti fosse urgente una riflessione su questa determinazione anche come azione politica. Attraverso il nostro agire influiamo sugli spazi pubblici che i governi e la cultura dominante cercano di gestire e di ricreare in una visione spesso eteronormativa, patriarcale e sessuofobica». Per il direttore di Giacinto «oggi più che mai i diritti continuano a essere messi in discussione e quindi è importante porre l’attenzione su come noi possiamo incidere per salvaguardarli e determinarli perché, come sappiamo bene, i diritti anche se acquisiti non sono mai definitivi».

Il programma del Giacinto Festival

Ma cosa prevede quest’anno il Giacinto Festival? Diversi gli appuntamenti. Ad aprire il festival sarà – il sabato 5 agosto alle 19:00, all’Ex Convento Santa Chiara – la mostra fotografica di Oreste Monaco Le stanze degli amanti. La mostra «si prefigge di esplorare, mediante la lente degli archetipi mitologici, la complessa condizione umana in relazione alla sessualità e al genere». Dopo l’inaugurazione, sarà poi visitabile ogni sera fino al 15 settembre.

Gli ospiti della nona edizione

Alle 21, al Convitto delle Arti si terrà il dibattito dal titolo Senza paura: l’Italia e i diritti civili . Durante la serata ci si confronterà su strumenti e strategie da mettere in campo per accelerare il cammino verso il riconoscimento di diritti e autodeterminazione delle persone Lgbt+, anche in vista dei prossimi eventi elettorali a venire. Tra gli ospiti, Alessandro Zan e Barbara Foria, autrice e conduttrice. Presenti anche le associazioni Lgbt+ territoriali. 

Si chiuderà infine, con la proiezione del documentario Number 52 del regista palestinese Nour Hijazi.

Le associazioni locali torneranno protagoniste domenica 6 agosto, alle 19:00, con Noto città arcobaleno attraverso animazioni, flash-mob e una travolgente onda rainbow. Un vero e proprio minipride cittadino, insomma. Alle 21, si continua con Bodies and space curato da Kinothon, un progetto di improvvisazione video/sonoro dedicato per l’occasione alla comunità Lgbt+ e gli spazi generativi. Seguirà la presentazione editoriale del libro Trauma di Daphne Bohémien. Sarà presente, oltre l’autrice, Giuliano Arabia, avvocato e componente dipartimento pari opportunità AIGA (Associazione italiana giovani avvocati).

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