Un 17 maggio più importante degli anni passati: una Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia – o Idahobit – che quest’anno ha un significato politico molto più alto, rispetto al passato. In un quadro internazionale in cui le destre, estreme e radicali, sono al potere e colpiscono la comunità Lgbtqia+, celebrare la data di oggi è un atto di resistenza. E in tale direzione vanno molte delle iniziative in programma in tutta Italia.
Ecco, tra le tante, alcune delle manifestazioni che attraverseranno il Paese, da nord a sud.
L’appuntamento più atteso è quello della piazza nazionale di Roma. Lanciata dalle maggiori associazioni nazionali e supportata da partiti di centro-sinistra e realtà alleate, ha un titolo evocativo: Vennero a prendere me… e ci trovarono tuttə. Il nome riprende la celebre poesia di Martin Niemöller, Prima vennero, manifesto contro l’indifferenza di fronte alle discriminazioni ai danni delle minoranze.
«L’Italia arretra ancora nella tutela dei diritti LGBTQIA+» si legge nel comunicato del comitato organizzatore. «La Rainbow Europe Map 2025, pubblicata da ILGA Europe, fotografa un Paese fermo o in regressione: 35° su 49 Stati tra Europa e Asia centrale, tra gli ultimi tra i fondatori dell’Unione Europea». Da qui la necessità di scendere in piazza, oggi a Roma. «La piazza del 17 maggio» si apprende ancora «sarà anche contro le politiche razziste, militariste e coloniali. Le associazioni dichiarano il proprio sostegno alla stagione referendaria imminente e la piena solidarietà al popolo palestinese e a tutti i popoli colpiti da guerre e oppressioni».
Ma le iniziative contro il clima d’odio a danno della comunità arcobaleno sono molte, anche in ambito territoriale, da nord a sud.
A Milano, il CIG scende in piazza con l’evento intitolato Nessuno Spazio per l’Odio. L’appuntamento è alle 14.30 in piazza San Babila. Manifestazione in risposta al Remigration Summit, raduno internazionale di estrema destra previsto nel capoluogo lombardo. La comunità scende in piazza in pieno spirito intersezionale, respingendo i discorsi contro le persone e le identità migranti.
Sempre in Lombardia, ma a Cremona, è previsto un flash mob nei Giardini di Piazza Roma, con letture di testimonianze per sensibilizzare contro le discriminazioni.
Anche Bologna si schiera, in occasione dell’Idahobit 2025, con un corteo all’insegna dell’intersezionalità. A chiamare la piazza, il Rivolta Pride, col motto No pride in genocide.
L’appuntamento è previsto in piazza Carducci alle 15.30 per poi partire intorno alle 16:00. Diversi i i temi centrali in continuità con la manifestazione Vennero a prendere me, ma stavolta c’eravamo tuttə.
Dall’affermazione del diritto all’autodeterminazione e alla salute delle persone trans*, alla solidarietà con il popolo palestinese. Prevista, infatti, la fusione tra questo corteo e quello organizzato dai Giovani Palestinesi in occasione dei 70 anni di Nakba, l’espulsione di 700.000 palestinesi dai territorio occupati da Israele nel 1948.
Altri temi sono la difesa dell’istruzione dalle nuove linee guida di Valditara e dagli attacchi provenienti dai movimenti “no gender”, fino alla difesa dei valori democratici di protesta e di dissenso contro le scelte del governo Meloni.
Anche le istituzioni si mobilitano per l’Idahobit 2025. «Sabato 17 maggio» si legge sul sito del Comune fiorentino «alle ore 18, al Museo Novecento di Firenze, in piazza Santa Maria Novella 10, la Città di Firenze propone lo spettacolo a ingresso gratuito con protagonista Anna Meacci, Romanina di Luca Scarlini e Anna Meacci, grazie alla compagnia Catalyst. L’ingresso è gratuito».
Sempre sull’Arno, previsti altri eventi in Piazza Dalmazia con ASD Revolution, squadra gay e gay friendly di calcio a 5, con una manifestazione sportiva. Seguirà Kiki House of Utopia, un momento di vogueing. Per finire, Le Noiosi Girls Band offriranno un concerto live totalmente al femminile.
Dal centro-nord, passando per la capitale, fino alle isole. A Palermo, capoluogo della Sicilia, «il Coordinamento Palermo Pride, il Comitato per il referendum Cittadinanza e il Comitato per i referendum sul lavoro 2025, insieme al Disability Pride, organizzano “Vite precarie”, un corteo per portare nella città la forza trasformativa della comunità», come leggiamo sulla stampa locale. Il corteo partirà alle 16.30 a piazza Sant’Antonino, accanto la Stazione Centrale, e arriverà a piazza Magione. Seguirà un “aperiqueer”, per vivere gli spazi cittadini in un momento di convivialità.
Sempre in Sicilia, a Siracusa le associazioni Agedo Siracusa, Stonewall Glbt+ e Open Catania hanno organizzato il ciclo di eventi Non solo il 17 maggio, all’Urban Center in via Nino Bixio 1. «Una serie di eventi per riflettere, conoscere, ricordare e lottare insieme contro ogni forma di discriminazione basata su genere, orientamento sessuale, identità di genere» dichiarano le realtà organizzatrici. La manifestazione si aprirà con l’inaugurazione della mostra Adelmo e gli altri. Seguiranno eventi come presentazione di libri, reading poetici e il recital Sono solo parole? a cura dei docenti dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, sez “F.Balestra”.
E torna, come ogni anno la Queeresima, la grande manifestazione sarda che si concluderà con il Sardinia Pride a Sassari, il prossimo 28 giugno.
«Quelli che la nostra comunità vive da qualche anno a questa parte sono tempi minacciosamente regressivi» si legge nel comunicato dell’evento. Per Arc Cagliari, che organizza la manifestazione, sono aumentati sensibilmente i casi di violenza contro le persone queer nonché le aggressioni e il bullismo in ambito scolastico: «Una pericolosa pressione sociale che si credeva, forse ingenuamente, di aver archiviato come esito di decenni di lotte e di impegno culturale a tutti i livelli». Da qui l’importanza di un’iniziativa che per quaranta giorni porterà nell’isola una ventata di queerness e di eventi culturali e ricreativi. Per dire no alla violenza e per promuovere l’idea di un mondo più arcobaleno.
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