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Vittima di un’aggressione omofobica, rimane cieco da un occhio

È stato aggredito fuori da un locale, a Melbourne (Australia) ed ha perso un occhio. Elliott Harvey, uno scienziato di 26 anni che studia l’ambiente, era appena uscito dal club Rubix, nel quartiere di Brunswick, quando è stato aggredito da alcune persone infastidite, a quanto pare, dal suo taglio di capelli.
Harvey ha riferito alla stampa locale di essere stato insultato con epiteti omofobi. “Penso che in particolare non gradissero la mia coda di cavallo” ha aggiunto.

Pugni fino a renderlo cieco

“Tutto quello che mi hanno gridato erano cose triviali – ha continuato – insulti omofobi. Abbiamo avuto qualche piccolo alterno che non ricordo bene – quanto riferisce Harvey – e ad un certo punto mi hanno isolato e aggredito”.
L’uomo è stato ripetutamente colpito con pugni alla testa e ad un occhio prima di cadere a terra. Neanche quando era al suolo, la furia dei suoi aggressori si è placata.
“Ero a terra e mi hanno colpito all’occhio – continua – non capivo perché il mio occhio non funzionasse più. Non vedevo niente dall’occhio destro ed è una sensazione stranissima”.

Gli interventi non sono bastati

Gli aggressori, tutti intorno ai vent’anni, a quel punto sono scappati, mentre Harvey è stato ricoverato in ospedale e sottoposto a diversi interventi. Purtroppo, però, i medici non sono riusciti a recuperare la funzionalità dell’occhio destro da cui, ora, Harvey non vede più.
“Questo cambia la mia vita drasticamente – ha spiegato l’uomo -: non posso lavorare perché non posso guidare. Molte delle cose che mi facevano felice ora sono solo cose tristi”.

Arrestati due degli aggressori

Harvey non ha rinunciato alla sua vita sociale, ma ora sta solo con i suoi amici ed è sempre sul chi va là. Intanto la polizia, grazie alle telecamere di sorveglianza, ha arrestato i due presunti aggressori di 19 e 20 anni ed ha chiesto a chiunque sappia qualcosa di riferirla.

 

(Foto: The Age)

 

 

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