Molti sono d’accordo che una volta che una relazione si è stabilizzata, il desiderio sessuale, la fase dell’innamoramento o dell’honeymoon un po’ scema: col tempo sembra esserci meno sesso, ma più intimità, condivisione, fiducia. Questo sviluppo dei rapporti, talvolta, inficia negativamente la relazione. Il lavoro, i figli, o molti altri pensieri che occupano la mente ogni giorno possono far tralasciare la sfera sessuale e pian piano, quasi senza accorgersene, la sessualità è ben presto un ricordo sbiadito.
Secondo molti psicologi la percentuale di queste coppie è tra il 15% e il 20%. A prescindere, però, da percentuali e dati, ciò che appare importante è comprendere i perché sottesi al cambiamento del rapporto sessuale (e affettivo come conseguenza?). Inoltre è importante non illudersi e credere in quel teatrino dell’essere troppo stanchi che magari viene portato avanti da mesi da uno dei due partner; anzi, è un campanello che richiede una qualche attenzione da parte di entrambi i partner.
La ragioni per cui in un rapporto, talvolta, il desiderio sessuale e di conseguenza anche l’attività sessuale si affievolisce, possono essere molteplici. Motivazioni che possono riguardare le dinamiche della coppia, fattori contestuali e fattori personali. Sicuramente i due partner si stanno dicendo che qualcosa non va, o che è semplicemente cambiato. Il perché è da indagare: capita talvolta che la relazione si evolve, ma le persone non evolvono con essa.
“Scusa, sono stanco, ho mal di testa”, una formula che permette di troncare ogni tipo di comunicazione empatica e profonda col proprio partner, non tanto sul genere di cose che sessualmente possono essere attraenti, ma sul modo in cui si sta cambiando personalmente e che tipo di riflessi possa avere sulla relazione.
Ci sono ragioni particolari per ogni genere, ma la maggior parte delle quali suonano come stereotipi: per le donne dare priorità ai figli, essere più emotive; per gli uomini sono la perdita dell’attrazione fisica o la presenza di amanti.
Per alcuni, la mancanza di sesso è solo un sintomo di altri problemi che scorrono più in profondità. A meno che non ci siano condizioni più difficoltose (un partner abusante, un partner violento o semplicement
Il primo passo è essere motivati a voler cambiare la situazione, a porsi cioè in gioco e discussione, con se stessi in primis e con il partner. Ripartire da quella sensazione di potere fidarsi l’uno dell’altra, si potrebbe stringere una mano, stare vicini in silenzio per tornare a parlare e comunicare, tornare a narrarsi all’altro, ri-conoscersi. Forse, la vera trasgressione, in questo caso, è affrontare il problema, in due, invece che girarsi dall’altra parte e spegnere la luce.
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