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Militia Christi: “Il terremoto è una punzione per l’abominio delle unioni civili”

Mentre scriviamo, il bilancio delle vittime del terremoto che questa notte ha colpito tutto il centro Italia conta 38 vittime, una cifra destinata a crescere, come spiegano dalla Protezione Civile. Le immagini che passano senza sosta in TV, sui siti di informazione, sui social network testimoniano di paesi che non esistono letteralmente più, di famiglie distrutte, di vite spezzate. Una catastrofe davanti alla quale tutta Italia è commossa e cerca di capire come aiutare la popolazione di Amatrice, Accumoli, Arquata e delle zone circostanti. Tutti, tranne chi ha deciso di usare la tragedia in corso per attaccare nuovamente la comunità lgbt. Qual è il nesso, vi chiederete giustamente? La domanda va posta a Militia Christi, l’organizzazione cattolica estremista che questa mattina, a poche ore dal sisma, twittava: “La tragedia del #terremoto ci interroghi sui NOSTRI PECCATI e sull’ABOMINIO delle #UNIONICIVILI! #conversione #preghiera #solidarietà”.

Ovviamente il tweet non è passato inosservato ed ha suscitato fortissime proteste da parte degli utenti di Twitter che hanno accusato l’organizzazione di sciacallaggio, solo per citarne una.
Ora il tweet non esiste più, ma gli screenshot ormai circolano indisturbati. Militia, però, ha tentato di smentire di avere mai scritto quella frase ed ha twittato: “NON ABBIAMO CANCELLATO NIENTE. E ci sono nostri amici sia tra le vittime, sia tra coloro che li stanno aiutando. Ciao, #farisei” ed accusa a sua volta la comunità lgbt di violenza. In un altro tweet, infatti, scrivono: “Le bestemmie,le offese e le infamie con cui #Lgbt & Co. si rivoltano contro DOMANDE che dovrebbero INTERROGARCI TUTTI,dimostrano la bassezza”.

Il tweet però è stato davvero cancellato ed a testimoniarlo c’è lo scambio con un utente, @nedopaglianti, che aveva ritwittato l’originale (che ora risulta non visibile) e a cui la stessa organizzazione risponde citando proprio una parte di quel testo.

L’ulteriore prova è che lo stesso messaggio è comparso (e poi, naturalmente, sparito) anche sulla pagina Facebook dell’organizzazione:

Ricapitolando: un’orgnizzazione cattolica fondamentalista sfrutta il terremoto per attaccare le unioni civili e la comunità lgbt, quando la polemica prevale cancella il tweet e accusa gli altri utenti di Twitter di essere farisei.
Tutto mentre il resto del Paese conta i morti di una tragedia di proporzioni gigantesche e cerca di capire come aiutare i soccorsi. I commenti li lasciamo a voi.

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