Rainbow

Queeresima 2018: quando l’identità Lgbt incontra la società

È partita la nuova stagione della Queeresima, l’importante iniziativa coordinata dall’associazione Arc di Cagliari e che prevede ben quaranta giorni di iniziative, incontri, dibattiti e momenti ricreativi sul tema dei diritti civili e della lotta alle discriminazioni e ai pregiudizi contro le persone Lgbt. Il rispetto per le diversità è «un tema che in Italia è tutt’altro che risolto» spiegano gli organizzatori, «come conferma l’ultimo rapporto Rainbow Europe» dell’Ilga che pone il nostro Paese al 32° posto (su 45) in merito alla qualità della vita del popolo arcobaleno.

Il rapporto tra identità e mondo circostante

Le iniziative della Queeresima

Partita da Nuoro, il 18 maggio​ scorso, la manifestazione «toccherà poi Cagliari, Assemini e Carbonia e si concluderà nel capoluogo isolano con la manifestazione Sardegna Pride promossa dal Coordinamento Sardo delle realtà Lgbtq». Importante anche la piattaforma politica su cui si innestano le iniziative: «Dopo la riflessione delle scorse edizioni dedicata alle domande “Chi siamo”, “Con chi siamo”, “Dove siamo”» si legge nel documento politico, la «Queeresima quest’anno chiude il cerchio e torna a parlare del sé: non più ponendosi una domanda completamente introspettiva, rivolta esclusivamente all’identità, ma piuttosto al rapporto fra essa e il mondo circostante».

Una grande manifestazione partecipata

Il tema scelto per quest’anno ha dunque, come titolo, “La visibilità Lgbt e Queer”. Essa, apprendiamo ancora «cercherà di affrontare la sottile questione della visibilità del sé in rapporto ai vari contesti di vita: lavoro, scuola, famiglia, sport», ecc. Ben ventisette le attività in calendario e moltissime le realtà coinvolte, dalle Famiglie Arcobaleno e l’Agedo, al Mos – Movimento Omosessuale sardo e la Lila Cagliari. Presenti anche le realtà sindacali, come l’Ufficio Nuovi Diritti Cgil e le associazioni femministe, quali Non Una Di Meno Cagliari. Gli eventi sono tutti a ingresso libero e gratuito. La Queeresima ha avuto, infine, il patrocinio istituzionale, a cominciare dalla Regione Sardegna e dal Comune di Cagliari.

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