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I 3 libri da leggere a marzo in un viaggio tra perdita, amore e identità

La pandemia non accenna a finire e, anzi, si parla addirittura di terza ondata. Le regioni si colorano e i colori non sono, ahinoi, quelli dei nostri arcobaleni. C’è il rischio di ritrovarsi in zona rossa e, quindi, in un nuovo lockdown. E la presenza delle varianti non è un bel segno. Sì, ce ne rendiamo conto: è un momento complicato e difficile. E allora, come abbiamo già fatto in passato, vi consigliamo alcuni libri da leggere. Sia perché la lettura è un ottimo modo di impiegare il tempo, sia perché leggere aiuta ad aprire la nostra mente. E allora, dopo le letture per questa primavera, eccovi i nostri consigli per marzo.

Ti lascio per riprendermi, Giovanna Donini e Andrea Midena

Il sottotitolo di questo libro è un vero e proprio manifesto programmatico. Di sopravvivenza. E recita, testualmente: Manuale praticomico per affrontare la separazione. Sì, perché diciamocelo chiaramente: capita nella vita di chiunque dover affrontare un addio. Il grande amore può essere gigantesco, assoluto, travolgerti, aggrapparti le viscere. Ma, come ogni cosa umana, ha un inizio e una fine. Ed è questa che, spesso, non si riesce ad affrontare. E allora, per riderci sopra, ma anche per riflettere sul senso della perdita, Giovanna Donini e Andrea Midena hanno scritto Ti lascio per riprendermi (Solferino, 2021).

Dai dieci segnali da valutare, per capire che è arrivato il momento di chiudere una relazione, alla strategie di comunicazione della separazione, soprattutto con la famiglia, per non parlare degli amici. E ancora, dalla scelta di chi farvi ospitare in caso dobbiate rocambolescamente lasciare voi il vostro appartamento, fino alle tecniche per giocare d’anticipo ed essere voi a lasciare… troverete questi e molti altri “stratagemmi” per trovare la via di fuga a voi più congeniale. Il tutto, affrontato con la chiave dell’ironia e della leggerezza. E con una grande morale in sottofondo: ritrovare il tempo per sé, per ricostruire autostima e amor proprio.

Quando un bocciolo si sente gemma, Elena Marchesini

«Non importava che fosse nato Bocciolo o Gemma. Sapeva che sarebbe stato una Gemma, prima o poi. E, in seguito, Margherita. Doveva solo capire come». Si può racchiudere in questo frammento la poetica esistenziale di Quando un bocciolo si sente gemma(In Riga Edizioni, 2020), il titolo di Elena Marchesini dedicato alla disforia di genere. È la storia di Bocciolo di Giacinto, che però vuole essere Gemma di Margherita. E comincia così una narrazione, delicata ed elegante, sul percorso – prima di tutto interiore – della protagonista e del mondo che la circonda.

Insegnante per la scuola d’infanzia, Elena Marchesini utilizza la cifra narrativa della fiaba accompagnandoci in un mondo di suggestioni e immagini gentili, in quella che è una narrazione soave e vigorosa al tempo stesso. Il viaggio di Gemma è un viaggio nella consapevolezza e nella gioia, pur tra le diverse difficoltà che si possono incontrare durante la transizione di genere. Basato su una storia vera, questo libro non solo è destinato all’infanzia, ma anche al mondo degli adulti. Per capire e abbracciare la diversità. Per non averne paura e dialogare con essa.

Il sole di notte, Nicola Campanelli

Una sala d’attesa, all’aeroporto di Los Angeles. Il ritorno a Berlino dopo un viaggio in Messico. Berlino, la città in cui ci si è ricostruiti una vita. E quindi, durante il tempo passato ad aspettare, due occhi che si incrociano. Uno sguardo che si fa più denso, che crea realtà. Comincia così, con questa immagine gravida di futuro il romanzo di Nicola Campanelli Il sole di notte (Smith Editore, 2020). Un futuro che è un viaggio nella propria esistenza. Perché cosa succede a quarant’anni, quando hai acquisito la consapevolezza necessaria per appropriarti della tua fetta di mondo? Succede che il viaggio continua.

Ed è un viaggio in una consapevolezza più matura, quello del protagonista. Tutto sembra essere a proprio posto, ma l’amore scompagina le carte. Ci si guarda in faccia, si affrontano paure e incertezze e – soprattutto – la complessa pluridimensionalità dei sentimenti. Lasciarsi andare, cadendo nell’abisso delle possibilità, o mantenere il controllo pur di salvare il proprio baricentro? E allora indaga nelle emozioni, Campanelli. Viaggia tra resistenze interiori e nella necessità di abbandonare le proprie sovrastrutture. Per scoprire che in tale universo esiste qualcosa di molto più grande e più vero: il proprio io. Ed è con questo che, alla fine dei giochi, bisognerà fare i conti.

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