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Omofobia in una panineria di Torino, la proprietaria si scusa: “Formeremo il personale”

“Questo è proprio da campo di concentramento”. Così, venerdì notte, un dipendente di una frequentatissima panineria torinese, la Manjatoia, ha apostrofato un ragazzo dall’aspetto effeminato. Il fatto è stato denunciato su Facebook da un altro cliente della panineria che ha assistito alla scena.

L’accusa su Facebook

Lo scambio di messaggi su Facebook

In una recensione sulla pagina Facebook del locale, Andrèe Manini, socio di Arcigay, ha commentato che “questo commento è stato un insulto alla memoria di più di 10.000 persone che furono internate all’interno di campi di concentramento a causa del loro orientamento sessuale. Più della metà morirono là dentro, molti subirono torture, condizioni di lavori disumane e divennero cavie di esperimenti agghiaccianti. Questo è stato frutto anche di una cultura eteropatriarcale la stessa che oggi legittima questi commenti. Detto seriamente o scherzando poco importa, è stato offensivo per tutti coloro che hanno sentito”.

La risposta sulla pagina

Il commento pubblicato subito dopo dall’account della pagina sembrava la classica pezza peggio del buco. “Ci dispiace molto per l’accaduto – si leggeva nella risposta poi cancellata -. E ci dispiace anche molto che esistano persone come te che non hanno niente di meglio da fare che scrivere un poema contro di noi che ci facciamo un mazzo gigante tutta la notte per accontentare tutti”.
Lo scambio ha fatto presto il giro dei social network ed è stato pubblicato dalla pagina di Arcigay Torino.
L’evoluzione dei fatti è di qualche ora fa.

Le scuse della proprietaria

La proprietaria del locale, che venerdì non era in panineria, ha subito contattato l’associazione per scusarsi. “Era sinceramente costernata – ha spiegato a Gaypost.it Francesca Puopolo, presidente di Arcigay Torino -. Non solo per quanto accaduto venerdì notte, ma anche per le risposte date sui social. Tra l’altro è un locale che collabora da sempre con il Torino Pride e che da sempre si è dimostrato friendly”. “Abbiamo concordato con lei – ha continuato Puopolo – dei programmi di formazione per il personale perché cose del genere non succedano mai più. Inoltre, nella panineria saranno presenti opuscoli e materiali informativi disponibili per tutti i clienti”. “Abbiamo avviato una collaborazione, in modo che ancora una volta possano vincere le buone prassi e l’educazione al rispetto”.

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