In questi giorni si è molto parlato dell’Iran e della situazione dei diritti umani nel paese dei mullah, complice la visita della delegazione italiana a Teheran per siglare accordi in campo economico e culturale. E proprio per denunciare la condizione della donna in Iran, qualche giorno fa una femminista si è sogliata per le strade di Teheran esibendo una scritta sul suo seno nudo: “Meglio essere ribelle che schiava”. Il video, ripreso da Moujan M.Taher e pubblicato su YouTube da una terza persona, mostra la ragazza che si toglie il velo, con una corona di fiori in testa, e rimane a seno scoperto per una trentina di secondi. Un gesto che ricorda le proteste delle Femen, ma che fatto in Iran, sebbene per pochi secondi e in strade non molto trafficate, assume un enorme valore e rappresenta un rischio enorme. L’uso del velo per le donne iraniane è obbligatorio e deve essere portato secondo crieri rigidissimi che, se trasgrediti, prevedono punizioni. Vale la pena ricordare il caso, non isolato, della ragazza giustiziata ad ottobre del 2014 per essersi difesa con un coltello dal tentativo di stupro di un agente dei servizi segreti, deceduto durante la colluttazione.
Nello stesso giorno, la stessa attivista ha ripetuto il gesto in un parco cittadino. Ecco il secondo video:
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